Ancora sotto la parità le borse dell’Asia

66

Il punto. Borsa italiana in rosso: ilFtse Mibsegna -1,15%, ilFtse Italia All-Share-1,09%, ilFtse Italia Mid Cap-0,77%, ilFtse Italia Star-0,75%.

Mercati azionari europei in ribasso dopo il test nucleare della Corea del Nord:DAX-1,1%,CAC 40-1%,FTSE 100-1%,IBEX 35-0,9%. Future sugli indici azionari americani in ribasso dell’1,2 per cento circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street:S&P 500+0,20%,Nasdaq Composite-0,24%,Dow Jones Industrial+0,06%.

In calo Tokyo con ilNikkei 225a -0,99%. Incerte le borse cinesi: aShanghai l’indice CSI 300termina a +1,75%, a Hong Kong l’Hang Senga -0,98%.

Euro in recupero dal minimo di ieri pomeriggio a 1,0711 contro dollaro. EUR/USD al momento oscilla in area 1,0735.

Inizio seduta positivo per l’obbligazionario eurozona. Il rendimento del BTP decennale rispetto alla chiusura precedente cede 2 bp all’1,48%, quello del Bund scende di 3 bp allo 0,52%. Lo spread sale di 1 bp a 96.

Petroliferi in deciso calo su flessione greggio: il Brent tocca minimi pluriennali a 35,53 $/barile, mentre il WTI scende sui 35,38 $/barile, minimo dal 21 dicembre. L’indice EURO STOXX Oil & Gasperde circa l’1,1%.

Borse asiatiche
Anche questa mattina le borse asiatiche si presentano in genere sotto la parità. A Tokyo il Nikkei ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,99%, Seul ha fatto registrare un ribasso dello 0,26% mentre Hong Kong arretra dello 0,88%.

Segno positivo invece a Shanghai dove il Composite cerca di reagire al forte calo degli ultimi giorni facendo registrare un rialzo del 2% circa.

Preoccupa lo stato di salute dell’economia cinese dopo che la banca centrale ha fissato il cambio yuan dollaro ad un nuovo minimo degli ultimi 5 anni.

Questa mattina è stato inoltre comunicato il dato relativo all’Indice Caixin PMI Servizi di dicembre, risultato inferiore alle attese attestandosi a 50,2 punti rispetto ai 52,3 attesi dagli analisti. Il dato è apparso in calo rispetto al mese precedente quando era stato pari a 51,2 punti. Pur mantenendosi al di sopra di quota 50 e dunque in una situazione di espansione, il settore cinese PMI dei servizi segna il passo, toccando il minimo degli ultimi 17 mesi, facendo registrare il secondo valore più basso in assoluto.

Restando in ambito macroeconomico asiatico da segnalare che in India il Nikkei Composite Output Index ha fatto registrare una crescita a quota 51,5 a dicembre dopo che a novembre era stato registrato il valore più basso degli ultimi 5 mesi a quota 50,2. La permanenza sopra quota 50 indica una situazione di espansione del settore.

La borsa indiana è apparsa poco influenzata dal dato muovendosi nei dintorni della parità. In calo invece il mercato australiano con il Sydney S&P/Asx 200 che ha fatto registrare un ribasso dell’1,18% e l’All Ordinaries dell’1,17%, anch’essi arrivati in scia alle preoccupazioni per l’economia cinese che molto influisce sui prezzi delle materie prime che molto incidono sullo stato di salute dell’economia australiana.

 

Borsa Usa
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta misti. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,06%, l’S&P 500 lo 0,20% mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,24%. Sui mercati continua a prevalere il clima di incertezza dopo il tonfo di lunedì innescato dal deludente dato sulla manifattura cinese.

Sul fronte societario Smith & Wesson +11,08%. Il produttore di armi da fuoco ha alzato le stime per il trimestre in corso. L’utile per azione adjusted è ora atteso tra 0,39 e 0,41 dollari su ricavi per 175-180 milioni di dollari. In precedenza la società aveva previsto un Eps di 0,27-0,29 dollari su ricavi per 150-155 milioni.

Apple -2,5%. Secondo il quotidiano Nikkei, il gruppo di Cupertino potrebbe ridurre del 30% la produzione degli smartphone iPhones 6s e 6s Plus nel primo trimestre 2016.

Ford Motor -1,79%. La casa automobilistica ha annunciato di aver venduto nel mese di dicembre negli Stati Uniti 239.242 veicoli, l’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. L’incremento è però inferiore alle attese (consensus +11%).

Deludono anche le vendite di General Motors (-2,64%). Eli Lilly +1,51%. Il gruppo farmaceutico ha pubblicato le stime per l’esercizio 2016. L’utile per azione rettificato è atteso tra 3,45 e 3,55 dollari su ricavi per 20,2-20,7 miliardi.

First Solar +7,96%. Goldman Sachs ha alzato il rating sul titolo del produttore di pannelli solari a buy.

Fairchild +3,52%. Il gruppo dei semiconduttori ha annunciato che l’offerta ricevuta da China Resources Microelectronics la scorsa settimana è superiore rispetto a quella presentata nel mese di novembre da ON Semiconductor.

Priceline -2,78%. Raymond James ha tagliato il rating sul titolo dell’agenzia di viaggi online a outperform da strong buy.

Spectra Energy +1,66%. Il gruppo dei servizi di pubblica utilità ha alzato il dividendo trimestrale a 40,5 centesimi per azione (+14 centesimi).

Europa
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso a causa delle tensioni geopolitiche.

Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,65%, il Cac40 di Parigi lo 0,9%, il Ftse100 di Londra lo 0,6% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,95%. Questa mattina la Corea del Nord ha annunciato di avere testato una bomba nucleare all’idrogeno. Inoltre restano forti le preoccupazioni per un possibile rallentamento dell’economia cinese. Tra poco saranno diffusi gli indici Pmi servizi di dicembre della zona euro.

Italia
Seduta positiva, ieri, per Piazza Affari dopo la pessima giornata precedente. I listini hanno però soltanto recuperato una piccola parte del terreno perso nella prima giornata dell’anno. Bene Fiat Chrysler Automobiles, Finmeccanica, Poste Italiane e Parmalat.

La giornata era iniziata in scia ai ribassi delle piazze asiatiche, con il Nikkei di Tokyo in calo dello 0,4% e lo Shanghai Composite in flessione dello 0,26%. Nel tentativo di sostenere i mercati la Banca centrale cinese ha immesso circa 20 miliardi di dollari nel mercato monetario per sostenere gli scambi. Si tratta della più grande iniezione di liquidità da settembre. Nel corso del pomeriggio però le cose sono migliorate, nonostante un’apertura decisamente incerta di Wall Street. Così il FTSEMib ha chiuso con un rialzo dell’1,2% a 20.983 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dell’1,04% a 22.770 punti. Performance negativa per il FTSE Italia Mid Cap (­0,04%) mentre il FTSE Italia Star è salito di un minimo 0,19%.

In calo i volumi: il controvalore degli scambi è stato pari a 2,16 miliardi di euro, rispetto ai 2,86 miliardi del giorno prima. Su 329 titoli trattati, 180 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 137. Invariate le restanti 12 azioni.

L’euro è sceso a 1,0727 dollari. L’oro si è attestato a 1.077 dollari

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 6 gennaio 2016

10:30   GBP Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (Dic)    

14:15   USD Variazione dell’occupazione non agricola (ADP) (Dic)   

16:00   USD Indice ISM non manifatturiero (Dic)         

20:00   USD Verbali di riunione del FOMC