Gioco consapevole: gli italiani preferiscono il digitale

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Il nuovo anno inizia con un dato di fatto: il mondo del gioco è completamente cambiato. A quasi due anni dalle prime restrizioni le sale gioco ed i casinò continuano a dover subire i cambiamenti imposti dalla situazione sanitaria e non solo: persino dalla digitalizzazione

Certe scene resteranno solo un ricordo dei film.  A Montecarlo ha chiuso il San Casino, a Sanremo gli orari sono quasi sempre ridotti, anche quando non ci sono in vigore restrizioni particolari, a Saint Vincent (Valle d’Aosta) si sta ancora cercando di risanare i bilanci. Se poi andiamo a vedere le tantissime sale gioco chiuse per sempre ci accorgiamo per davvero che qualcosa sta cambiando nel settore. 

Gli Italiani amano il digitale: ecco perché

Sebbene da noi sia arrivata in ritardo, la Rivoluzione Digitale ha cambiato usi e costumi anche in Italia. Lo shopping si fa online, la spesa è virtuale, persino dal supermercato sotto casa, la cena la scegliamo su una app ed il gioco è completamente digitali, su un sito si può fare di tutto, persino le scommesse,  in  qualsiasi ora del giorno, nel mondo reale no. Orari e norme imposte nel mondo fisico spingono un pò tutti a scegliere il virtuale, il digitale, il mondo effimero di colori, parole e numeri chiamato internet.  La Rivoluzione Digitale del settore gaming è arrivata nel 1994, ma per diventare massiva e coinvolgente si è dovuti arrivare al 2020, dati questi legati in ogni caso alla situazione attuale. Cerchiamo però di approfondire meglio. Qualche anno fa Alessandro Barrico in The Game racconta in modo dettagliato il cambio di passo dal reale al digitale. Tutto è iniziato oltre 15 anni fa con la messa online dei videogame, i primi sono i gettonatissimi arcade che arrivano direttamente dagli anni 70, solo nel 2020 il comparto ha raggiunto  58 miliardi di dollari, nel 2023, si stima arriverà a  92 miliardi nel 2023 e poi a 127 nel 2027.  Cifre immense. Secondo alcune analisi è stato stimato poi che in Italia  il 13% della popolazione adulta giochi a soldi in rete, ma se si dà uno sguardo ad altri Stati ci rendiamo conto che nella Gran Bretagna già nel 2020 si è arrivati al 24%. L’innovazione tecnologica di questi anni ha reso l’attività ludica talmente realistica da diventare molto più attraente rispetto ad un qualsiasi punto fisico.

Lotterie che passione e lo Stato incassa

Il 2021 è stato un vero successo: le vendite sono  davvero da sogno. Lo Stato incassa milioni di euro ed i cittadini aspettano il 6 di gennaio per sperare di avere in mano il biglietto fortunato. Una tradizione irrinunciabile questa, tutta italiana.  Una delle città dove si sono venduti più biglietti è Firenze e se non basta a far capire quanto i toscani amino questo evento bisogna analizzare bene i dati e trovare che ben il 6% è stato venduto tra la Torre di Pisa, Piazza della Signoria e Piazza del Campo!  Prima della Toscana chi arriva? Manco a dirlo la nostra regione! E’ qui in Campania che si è superato il 9% delle vendite, un dato impressionante, in Italia ne sono stati venduti in modo complessivo 6,3 milioni!  Napoli è prima tra le province con 319mila biglietti, seguita da Salerno a quasi 94mila tagliandi e da Caserta, a 68mila. Avellino si ferma per ora a 37.500 biglietti, mentre la provincia di Benevento chiude a 25mila. Numeri in netta crescita per la Lotteria più antica del nostro Paese, sostenuta da ADM.

L’estrazione avvenuta nel giorno della Befana ha visto la fortuna cadere su Roma Capitale dove è stato venduto il super biglietto da 5 milioni di Euro! si tratta della matrice numero T018060, mentre i 2,5 milioni di euro sono stati venduti a Formigine Modena il terzo e quarto premio tornano nel Lazio e l’ultimo in Sicilia. I premi di consolazione invece vanno in giro per il Bel Paese.  

La Lotteria Italia ad oggi è l’unico gioco amato dagli italiani a non essere diventato virtuale. Per quanto durerà non è dato sapersi: chissà cosa ci riserverà il 2022.