Green Factory, rinasce il sito industriale ex Whirlpool: via ai lavori per realizzare la nuova fabbrica

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in foto il progetto del futuro stabilimento

Rinasce il sito industriale ex Whirlpool a Napoli. Sono iniziati infatti oggi con la rimozione degli impianti di pannelli fotovoltaici nello stabilimento in via Argine, nell’area Est della city, che danno il via al percorso che ha come obiettivo la realizzazione del nuovo sito industriale Italian green factory, gruppo Tea Tek. Si tratta di un’area di oltre 5 ettari, in cui insistono cinque edifici, di cui 4 saranno abbattuti. L’investimento complessivo del gruppo ammonta a 72 milioni di euro e comprende il reinserimento dei 294 lavoratori ex Whirpool. “Siamo molto emozionati, oggi parte il cantiere per l’abbattimento del vecchio stabilimento – dice Felice Granisso, ceo Tea Tek – nel giro di una quindicina di giorni, l’abbattimento di quest’area. Quindi la rimozione dei vecchi impianti fotovoltaici, la rimozione del capannone ex Cral e l’inizio delle lavorazioni di pulizia e rinnovamento della palazzo in ufficio. Dal mese prossimo inizieremo i lavori di abbattimento dei due corpi importanti di fabbrica”. Nel corso della fase di ricognizione del sito “abbiamo avuto lo spiacevole ritrovamento di circa 27.000 metri quadri di tetti di amianto che dobbiamo smaltire – aggiungr l’imprenditore – e ovviamente abbiamo opportunamente in questi mesi stipulato un protocollo con l’Asl che andremo a rispettare nella piu’ totale integrita’”.

Secondo i programmi tra tre mesi si procedera’ “all’appalto di costruzione della prima fabbrica green della citta’ di Napoli, la prima fabbrica 5.0. In questo stabilimento produrremmo componentistica per gli impianti fotovoltaici”. Per lo smaltimento dell’amianto nei mesi scorsi il gruppo Tea Tek ha lavorato anche per evitare contraccolpi sulla tabella di marcia, “perche’ una cosa e’ rimuovere le tegole di amianto, un’altra cosa e’ trovare tutto e avere un rifiuto da gestire in maniera piu’ complicata”. Dopo un’interlocuzione “positiva con il Governo e con Invitalia, per un piano di accelerazione” si pensa anche “se si riuscira’ a trovare un’area consona per le nostre produzioni di anticipare una parte delle lavorazioni in altro sito, come abbiamo sempre dichiarato, in modo da poter anticipare il prima possibile il time to market per noi e raccogliere la curva di crescita del mercato delle rinnovabili e per i lavoratori l’immissione quanto prima o almeno per una buona parte di loro al lavoro”.