Il groviglio dell’esistenza, Ginny Sykes a Castel dell’Ovo

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Ginny Sykes, ecclettica artista americana, torna di nuovo in Italia: dopo l’esperienza milanese è la volta di Napoli. I suoi lavori, infatti, saranno esposti nella suggestiva sala delle Terrazze del Castel dell’Ovo. La sua produzione artistica, sviluppatasi a Chicago negli anni novanta, oscilla tra la realizzazione di disegni, acrilici, collage, istallazioni, da fruire nel privato di gallerie, alla public art che le consente di entrare nel tessuto sociale e nella struttura urbana delle città. 

L’artista con questa nuova mostra, intitolata “The Tangle of Existence” cerca di ritrarre la vita nelle sue contraddizioni, come se fosse un ammasso di fili arruffati, confusi, imbrogliati, in cui si cerca di districarsi; nel contempo raccontando la commedia umana in bilico tra desideri e sconfitte, illusioni e disillusioni, invita a riflettere sulle nostre radici, sulla nostra storia e, inevitabilmente, sul ruolo che in essa ha la nostra memoria. La Sikes mira ad un’arte che sia partecipativa, che richieda, cioè, la complicità e il diretto intervento dell’osservatore. Indagando la realtà finisce per interrogarsi sul ruolo stesso dell’artista e dell’arte nella società contemporanea. Una parte significativa delle opere esposte, circa quaranta lavori, sono ispirati sia ai numerosi viaggi che l’artista ha compiuto nella città partenopea, sia alle suggestioni e alle idee femministe presenti nelle opere letterarie della scrittrice napoletana Elena Ferrante. 

Si può infatti stabilire un parallelismo tra la realtà fatta di quadri in disordine, toni grigi, muri scrostati, porte graffiate rappresentata dalla Sikes e la miseria umana con i suoi colori, ora violenti ora spenti, narrata dalla Ferrante. Entrambe hanno declinato l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature, hanno messo al centro la donna cercando di riscattarla dai ruoli e dalle classificazioni a cui è stata per decenni regalata per restituirle dignità, identità e potere. La mostra, curata da Daniela Ricci, sarà visitabile dall’8 al 28 settembre, nei giorni feriali dalle 10.30 alle 15.30, nei festivi e la domenica dalle ore 10.00 alle 14.00.