La legge è uguale per tutti

237

Arrivano per molti le vacanze di Natale e Capodanno. Non per voi, impiegati e funzionari degli enti pubblici. E non è giusto. Combattete la disparità dandovi malati. Basta un certificato medico fasullo per trascorrere le feste in famiglia o in montagna indisturbati. Non troverete più medici indecisi che esitano a dichiarare il falso. Ormai è assodato che si tratta di colpa lieve, non punibile. Chi è finito sotto processo, in questi giorni è stato assolto da un giudice umano. La giurisprudenza è con voi. Mentre cresce la difficoltà dello stato nel combattere l’assenteismo, la magistratura è dalla vostra parte. Abbiate fiducia. Si chiuderà certo un occhio anche con chi timbra il cartellino ma non va al lavoro.

C’è chi non sa fare i giornali e chi meno ancora politica
Sono proprio attivisti di Forza Nuova gli scalmanati mascherati che ce l’hanno con Repubblica e L’Espresso? Sorge, più razionalmente, il sospetto che siano lettori indignati dalla carenza di spessore che caratterizza i due giornali e vogliano pungolarne, così, la ripresa. Com’è possibile che l’avversario, anziché gioire del calo di vendite e consensi, usi un’inutile violenza? Hanno stupidamente dato il pretesto a cittadini e alla politica di essere solidali con chi non lo merita, perché non sa fare informazione. Dovrebbero essere felici e non molestarli, anzi rispettare la loro incapacità. Povero paese, in mano a inetti da qualsiasi parte. Chi contesta è meno capace degli altri. E tutti si credono migliori.

È possibile bloccare le opinioni per legge?
Aumentano le simpatie per l’estrema destra. È questo il problema che ci preoccupa, non le cause che ne provocano l’insorgere. Non credo ci sia voglia di guerra né di campi di sterminio. Certo, sarebbe più saggio un maggiore amore per la democrazia che, però, ci ha delusi. Se qualcuno va con Grillo, altri con Salvini o con Casa Pound è solo una protesta. Si scelgono sigle diverse, ma c’è solo malcontento. Siccome non siamo in grado di soddisfare le legittime esigenze dei cittadini, cerchiamo di bloccarne le reazioni con la legge, non con la cultura e il buon esempio. Siamo noi a deragliare dall’idea di libertà. Basterebbe comportarci tutti un po’ meglio per eliminare le paure di populismo.

Ci siamo vergognati per lui
Un gesto da teppista non da campione addirittura con la fascia di capitano. La società deve prendere provvedimenti. Intervenga severamente anche la federazione. Chi chiude un occhio è complice del degrado in cui lo sport precipita. Simili comportamenti sono intollerabili. Le scuse non bastano, anche se sincere. Per di più non è la prima volta. Non può cavarsela con un paio di giornate di squalifica. Quello schiaffo non è stato solo un’aggressione all’avversario, ma anche alla Roma, alle aspettative dei tifosi, all’impegno dell’allenatore, ai sacrifici dei giocatori, alla Nazionale di cui ha fatto parte, soprattutto al Calcio. Un infiltrato avrebbe avuto maggiore dignità nel danneggiare la propria squadra.

Affascina persino i terroni che disprezza
Il biotestamento può attendere, lui si occupa dei vivi. Anche se ambisce a guidare il paese, Salvini non fa differenza tra morti e moribondi, essendo due categorie che non votano. Non gli interessano perché non sono suoi potenziali elettori. Quel problema può aspettare. È urgente solo per chi sta per morire e, magari, soffre. Che muoia pure, con o senza diritti umani. Quegli stupidi e sentimentali dei grillini e delle sinistre vorrebbero che diventasse legge dello stato in questa legislatura. Sono tutti d’accordo, tranne chi sta ancora interrogando la propria coscienza di credente. Basterebbero un paio di sedute per risolvere il problema. Ma lui vuole andare alle urne prima che il Sud ci ripensi.

Siamo troppo cattivi perché il futuro sia migliore
Se il paese sta andando a rotoli, la colpa non è dei politici. Se ci comportassimo tutti un po’ meglio la vita sarebbe più facile e giusta. Dopo sette lunghi anni e tante sofferenze la Cassazione restituisce ai genitori naturali una bimba che era stata affidata a un’altra coppia. Nessuno può ripagare l’affetto sottratto ai veri genitori, né alleviare la pena che proveranno quelli adottivi. Tutto nasce dalla falsa denuncia di un malvagio vicino di casa. Scaricavano la spesa lasciando la figlia dormire in auto, sotto il loro sguardo vigile. I carabinieri non sentirono giustificazioni. Intervenne in tribunale, poi l’appello. Finalmente la verità, non la giustizia. È la coscienza di ognuno a ristabilirla non le sentenze.