L’Oms trasferisce i pazienti dall’ospedale Nasser sotto assedio

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“Condizioni indescrivibili”, salvate 32 persone fra cui 2 bambini

Khan Younis, 20 feb. (askanews) – L’Organizzazione mondiale della Sanità ha trasferito oltre 30 pazienti in condizioni critiche, fra cui due bambini, dall’ospedale Nasser, a Khan Yunis, assediato dalle forze isrealiane che, secondo quando denunciato dall’Oms, avevano negato l’accesso all’organizzazione Onu il 16 e 17 febbraio, mentre si combatteva intorno all’edificio in cui poi hanno fatto irruzione le truppe di Tel Aviv. Il permesso è stato accordato nei giorni successivi e queste sono le immagini dei salvataggi.”Siamo nella terapia intensiva dell’ospedale Nasser e stiamo per prendere l’ultimo paziente rimasto. È stata estubata con successo e continuerà le cure nel vecchio edificio”, racconta il dottore Athanasios Gargavanis, Oms.I funzionari Onu che sono entrati nel complesso ospedaliero hanno parlato di una situazione “indescrivibile”.”Siamo rimasti scioccati da ciò che abbiamo visto al Nasser Medical Complex – racconta il dottor Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms – ci sono rifiuti ovunque, non c’è elettricità. Parti dell’ospedale sono danneggiate e alcune gravemente. La farmacia, distrutta, forniva farmaci e forniture mediche a tutto il sud di Gaza”.All’interno della struttura restano ancora 130 pazienti e 15 medici.