Mostre: viaggio nella Napoli esoterica delle Capuzzelle con gli scatti di Salvatore Renda

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Napoli popolata da sirene e sibille, scenario perfetto per maghi e alchimisti, Napoli città magica per eccellenza dove si fondono miti e magie religione e superstizione. E’ questo il filo conduttore degli scatti di Salvatore Renda nella mostra ‘Napoli Esoterica‘ che apre il 21 aprile negli spazi del complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. Le location degli scatti sono il Cimitero delle Fontanelle, le Catacombe di San Gaudioso, la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio (Chiesa delle Capuzzelle) nel rione Sanità.

capuzzelleSono alcuni dei luoghi da me visitati e fotografati – spiega l’autore – dove è palpabile la sensazione di essere in un luogo rispettato e venerato dal popolo napoletano“. Renda ha focalizzato molto l’attenzione sul rito delle “Anime Pezzentelle” che prevedeva nel cimitero delle Fontanelle l’adozione e la sistemazione in cambio di protezione di un cranio (detta “capuzzella”). Il cimitero accoglie 40.000 resti di persone, vittime della grande peste del 1656 e del colera del 1836. Nel 1969, il culto individuale si interruppe per un decreto del tribunale ecclesiastico per la causa dei santi. Fotografo a Napoli da oltre trent’anni, continuatore di una tradizione familiare risalente al nonno materno, Salvatore Renda ha sempre affiancato la produzione commerciale a un personale lavoro di ricerca sull’immagine, libero dai vincoli della committenza e ispirato dall’amore per la luce, le linee e i colori della sua città. Più volte premiata e rappresentata in svariate mostre in Italia e all’estero, la fotografia di Salvatore Renda spazia dalle tradizioni e i costumi di Napoli e del meridione allo studio dei volti, dei corpi e in genere dell’uomo inserito nei più disparati contesti ambientali.

Anche nell’esposizione Napoli Esoterica – scrive Marino Maffei, avvocato, figlio del responsabile dell’emeroteca di Napoli – la vita dell’essere umano, con il suo inscindibile risvolto costituito dalla morte, è sempre al centro della ricerca stilistica e di contenuti. Con queste sue ultime opere, Renda, rendendo omaggio ad altri artisti figurativi partenopei, dimostra ancor di più il suo legame indissolubile con Napoli, città che ama profondamente e di cui testimonia gli aspetti che fanno di essa un luogo unico al mondo“.