Napoli, Piano periferie: Scampia al centro della Città Metopolitana

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Una doppia azione Comune-Città metropolitana di Napoli incentrata su un progetto di riqualificazione urbana che ha, come intervento principale, l’abbattimento di tre Vele di Scampia, gli edifici diventati negli anni il simbolo del degrado delle periferie della più grande città del Mezzogiorno. Il tutto ruota intorno ai fondi previsti dal bando per i progetti di riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, che per Napoli prevede appunto un doppio canale di finanziamento: uno per la città capoluogo, per un importo massimo di 18 milioni di euro, e uno per la Città metropolitana, per un importo di 40 milioni di euro. Gran parte dell’intervento su Scampia è contenuto nella delibera sull’area approvata dalla Giunta comunale di Napoli. Il progetto prevede la demolizione immediata delle vele A, C e D e la trasformazione della vela B, temporaneamente utilizzata per ospitare alcuni nuclei familiari, destinata successivamente ad ospitare funzioni pubbliche. L’intenzione dell’amministrazione de Magistris è quella di porre Scampia al centro del territorio della Città metropolitana: il quartiere della periferia nord di Napoli ospiterà infatti la sede della Città metropolitana e del Consiglio metropolitano di Napoli, attualmente divisi tra piazza Matteotti e piazza Santa Maria la Nova in pieno centro città.
La vela B, l’unica che resterà in piedi, ospiterà uffici dell’ente ex Provincia. L’area delle Vele è stata individuata dal Comune quale “elemento di cerniera con i comuni limitrofi” e si vuole localizzare in essa “alcune funzioni privilegiate nonché nuove funzioni, a carattere urbano e territoriale, in grado di dare una nuova articolazione alla composizione sociale del quartiere”. L’idea progettuale del Comune nasce dalla collaborazione con le istituzioni universitarie della città, Ingegneria e Architettura, e dal confronto con i comitati e le associazioni attive sul territorio.
Ma l’abbattimento delle tre Vele e la rigenerazione della quarta rappresenteranno solo una prima fase dell’opera di riqualificazione dell’intero lotto. Il bando prevede infatti anche il finanziamento del Piano urbanistico attuativo, che avrà il compito di progettare nel dettaglio le nuove funzioni e le nuove destinazioni approvate dalla Giunta. Nel bando è inoltre previsto un meccanismo premiale per i progetti cofinanziari con i programmi europei, nazionali o regionali. E in parallelo lavorerà la proposta progettuale della Città metropolitana di Napoli, coordinata con quella del Comune, che prevede un insieme sistematico di interventi nell’area di Scampia e in alcuni comuni limitrofi. Tra questi, la riqualificazione ambientale e funzionale di alcune scuole, tra le quali l’Iti Ferraris e l’Ipsar Vittorio Veneto, e una serie di interventi di miglioramento e riqualificazione delle vie di accesso a SCAMPIA attraverso l’installazione di dispositivi di controllo elettronico della velocità e di monitoraggio del traffico, di barriere fonoassorbenti sull’Asse mediano, la riqualificazione degli svincoli dell’Asse mediano, la riqualificazione del tratto stradale per Scampia dell’asse perimetrale di Melito, la realizzazione di un impianto di videosorveglianza nel tratto dell’asse perimetrale di Melito per Scampia e l’intervento di adeguamento dello svincolo della perimetrale di Melito-SCAMPIA con il viale della Resistenza.