Porti, Scudieri: Serve un legame più stretto tra industria e logistica

84
in foto Paolo Scudieri

“Per troppo tempo in Italia abbiamo pensato in modo isolato a industria e logistica con politiche disgiunte e poco integrate. Porti, aeroporti, interporti ed imprese devono avere un legame unico; lo sforzo comune deve essere quello di dare una proiezione internazionale ed innovativa all’Italia, con il Mezzogiorno in prima fila con le sue filiere di eccellenza”. Lo ha detto Paolo Scudieri, presidente Srm, in occasione della presentazione del quinto rapporto annuale dell’istituto di studi sull’economia marittima italiana. “Il nostro tessuto imprenditoriale – spiega – ha bisogno di un sistema logistico portuale efficiente e ben agganciato alle rotte e alle dinamiche del commercio mondiale”. Dinamiche sempre più in crescita come evidenziato nel rapporto che parla di un aumento dei volumi degli scambi via mare sono aumentati del 2,6%, raggiungendo la quota di 10,3 miliardi di tonnellate, un tasso di crescita più elevato rispetto al +1,8% dell’anno precedente, ma ancora al di sotto della media del 3% registrata nelle precedenti quattro decadi. Le stime nel medio-lungo periodo prevedono però un incremento medio annuo del 3,2% tra il 2017 e il 2022. Un trend che il Banco di Napoli segue con attenzione, come dice Francesco Guido, direttore Generale del Banco: “Il Gruppo Intesa Sanpaolo da sempre sostiene il settore dei trasporti e della logistica convinto che imprese e infrastrutture di questo settore rappresentino un patrimonio del Mezzogiorno; se solo pensiamo che più di un terzo del valore aggiunto italiano dell’economia del mare è prodotto nel Sud e due terzi dell’interscambio generato dalle imprese del territorio è trasportato via mare abbiamo una dimensione di quanto sia strategico questo comparto. Anche per questo abbiamo sostenuto il progetto delle Zone economiche speciali deliberando un plafond di 1,5 miliardi di euro, questi strumenti potranno dare ulteriore impulso all’attrazione di investimenti manifatturieri e logistici proprio nel Mezzogiorno”.