Progetto Eube, gli imprenditori: Dall’Ue un’occasione per crescere

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C’è chi è vicino a realizzare il sogno di mettere sul mercato auto ibride solari, chi intende riportare l’agricoltura nelle case degli italiani, chi ha dato una svolta alla ricettività alberghiera, chi ha trovato nuove soluzioni tecnologiche per la diagnostica medica o per la migliore funzionalità di camper, caravan e yacht. Sono le storie di cinque imprese italiane raccontate nell’ambito di Eube (Europe Boosts Enterprises), uno dei sei progetti strategici per l’Italia della rete Europe Direct, dedicati alle tematiche del Piano Juncker, progettato e gestito dal Centro Europe Direct LUPT “Maria Scognamiglio” dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Ad accomunare le cinque aziende, nell’ordine Eproinn, Biopic, Primo Passo Sea Garden, Seleo e Tre P Engineering, è l’utilizzo dei fondi strutturali scelto come canale di cofinanziamento per la realizzazione di specifici progetti aziendali. A parlarne sono i diretti interessati in una serie di interviste che Ildenaro.it propone per capire perché conviene partecipare a bandi europei e qual è il modo più giusto per farlo.
Ecco dunque le storie raccontate in videochat da Gianfranco Rizzo, amministratore di eProinn, Renato Reggiani, founder Biopic, Giuseppe Schermi, founder di Primo Passo Sea Garden, Carlo Fusco, responsabile Ricerca e sviluppo di Seleo, Rosalino Usci e Michele Marcantoni, titolari della società di ingegneria Tre P Engineering.