Sme Instrument, Mezzogiorno in ritardo

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L’Italia è il secondo Paese europeo, alle spalle della Spagna, per numero di progetti finanziati, tra il 2014 e il 2016, dallo Sme Instrument di Horizon2020 nato per favorire l’innovazione e la competitività delle Pmi dell’Unione europea. Sono 326 i progetti che consentono all’Italia di occupare il secondo posto nella classifica europea. La Spagna ne conta 432, la terza in classifica, l’Inghilterra: 282. Sono le pmi di Lombardia (104 progetti), Emilia Romagna (63), Lazio (42) e Piemonte (27) ad aggiudicarsi il 70% dei quasi 82 milioni di euro erogati all’Italia per progetti di ricerca e innovazione. Nel Mezzogiorno sono 25 i progetti finanziati: 8 in Puglia, 6 in Calabria, 7 in Campania, 4 in Sicilia. “Le regioni meridionali – spiega Filippo Ammirati, responsabile ENEA per il nodo EEN nel sud Italia – scontano alcuni ritardi nell’accesso ai finanziamenti europei ma un’analisi più approfondita consente di evidenziare le numerose potenzialità di un territorio ricco di realtà innovative e competitive”.

Ammirati, come commenta la fotografia del Mezzogiorno che emerge da questi dati?
Le imprese meridionali sono lontane dalle prime posizioni in classifica. Un dato, certo, non positivo ma che non può essere letto da solo. Va, infatti, combinato con altri, relativi ad esempio alle domande presentate e alla presenza di startup innovative sul territorio, che offrono un quadro completo della situazione. Le domande di accesso allo SME Instrument, tra Fase1 e Fase2, in Italia, sono state 4.691, di queste solo 282 sono state finanziate. Un gap importante che non interessa solo le regioni meridionali e che deve e può essere colmato con la collaborazione di tutti gli attori appartenenti all’ecosistema dell’innovazione, a partire proprio dall’Enterprise Europe Network.

Cosa genera questo gap?
Nella presentazione delle domande spesso le aziende commettono alcuni errori. La bocciatura non è sempre legata al valore della proposta ma è dettata, in molti casi, dalla formulazione della domanda, da presentazioni poco attraenti, da un focus eccessivo sul progetto anziché sull’idea di business. L’EEN nasce proprio dalla volontà della Commissione europea di fornire servizi di consulenza e affiancamento gratuiti alle imprese che vogliono investire in innovazione. I nostri esperti hanno proprio il compito di sostenere le aziende nel percorso di avvicinamento, conoscenza e accesso agli strumenti previsti da Horizon2020.

Ha fatto riferimento anche alle startup innovative. Che ruolo possono avere?
Il Mezzogiorno, la Campania in particolare, è ricco di nuove realtà caratterizzate da una spiccata tendenza all’innovazione. La Campania è la quinta regione italiana per numero di startup innovative presenti sul territorio (404). Sicilia (294) e Puglia (232) sono nella top ten. Questo vuol dire che le potenzialità espresse da queste regioni sono davvero notevoli e vanno sostenute e incoraggiate, avviando un dialogo costruttivo soprattutto con le startup che hanno superato la fase seed.