Torre Annunziata, lavori al porto per 33 milioni di euro: la città apre al turismo

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Quasi tutto pronto a Torre Annunziata (Napoli) per l’apertura del porto al turismo. Nella città oplontina quasi ultimati i lavori (fine stimata per ottobre 2018) di un’opera da 33 milioni di euro, finanziata dalla Regione Campania grazie al bando di accelerazione di spesa e iniziata nel giugno 2017. I primi due lotti, relativamente alla realizzazione della diga foranea del porto e alla bretella di collegamento che dalla zona portuale arriva all’autostrada, sono stati realizzati: mancava l’ultimo tassello, quello delle operazioni di dragaggio del porto di Torre Annunziata. Negli ultimi mesi la Regione Campania ha inteso imprimere una accelerazione alla spesa dei Fondi Strutturali, attraverso il finanziamento sul Por Campania Fesr 2007-2013 di interventi nel campo ambientale, della ricerca e innovazione, dell’efficientamento energetico e dello sviluppo urbano. Ieri, 27 agosto, l’assessore regionale Franco Roberti è arrivato a Torre Annunziata per assistere alla fase finale dei lavori. L’assessore è stato accolto dal sindaco Vincenzo Ascione, dal Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo Tenente di Vascello Alberto Comuzzi e dall’ingegnere Antonio Savarese, titolare dell’impresa che ha realizzato i lavori. “All’interno del nostro porto dobbiamo iniziare ad inserire attività che vanno in direzione del turismo e solo lavorando in sinergia con i comuni del comprensorio e la regione Campania questo sarà possibile”, spiega Ascione: “La loro presenza qui è un segnale verso questa direzione, in contrasto con altri problemi che necessitano di una soluzione urgente, come gli scarichi fognari che continuano ad essere sversati nel nostro mare”. “Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questa importantissima opera”, dice l’ingegnere Savarese: “Esprimo la mia gratitudine alle Amministrazioni Comunali, sia quella precedente che quella attuale, con le quali la direzione dei lavori ha lavorato sempre in perfetta sinergia. Grazie al lavoro dell’ingegnere Nunzio Ariano, dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, e dell’architetto Sergio Franco, responsabile unico del procedimento, e con la collaborazione delle Forze dell’ordine e dell’Ufficio Circondariale Marittimo, siamo riusciti a raggiungere un risultato significato. Un intervento di dragaggio dei fondali – conclude – che difficilmente nei nostri territori viene portato a compimento e per tale ragione rappresenta motivo di orgoglio per tutti noi”.