Uil, venerdì il congresso regionale in Campania: Sgambati candidato in pectore

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“Ripartire dal lavoro”. E’ questo lo slogan scelto dalla Uil Campania, che si avvia ad uscire dal commissariamento, per il congresso che si terrà nella Stazione Marittima a Napoli venerdì 10 febbraio dalle ore 10. Al congresso, al quale parteciperanno 146 delegati, interverranno i commissari romani, Pierpaolo Bombardieri e Benedetto Attili, che hanno guidato la confederazione campana per 15 mesi e, alla presenza di Carmelo Barbagallo, leader nazionale della Uil, verrà votato il nuovo segretario generale e la nuova governance del sindacato. Il candidato in pectore è Giovanni Sgambati, segretario regionale della Uilm Campania.La Uil, si legge in una nota, “è il primo sindacato ad uscire dal commissariamento in Campania e passa alla gestione ordinaria mantenendo i suoi 180mila iscritti e con più di 100 sedi diffuse su tutto il territorio regionale”. Il nuovo gruppo dirigente, prosegue la nota, “ha degli obiettivi ben definiti davanti a sé, in linea con gli orientamenti e le decisioni prese con la Conferenza di organizzazione nazionale del 3, 4 e 5 novembre a Roma. In primis si riparte dal lavoro, come cita lo slogan congressuale, non solo fronteggiando con maggiore forza le vertenze e i nodi della disoccupazione e degli investimenti sul nostro territorio, ma anche mettendo in primo piano quelle azioni decisive per giovani e donne”.
Altra necessità per la Uil Campania, si legge ancora, “è quella di sburocratizzare, snellire, rendendo più efficienti, le sedi, i servizi e , quindi, le azioni del sindacato aperto alle problematiche dei lavoratori, ma anche dei cittadini”. La Uil si pone come obiettivo “una maggiore presenza sui luoghi di lavoro, dalle fabbriche agli uffici, la parola d’ordine è dare maggior spazio ai delegati, alle Rsu e soprattutto uscire fuori dalle stanze, il rapporto con le persone deve essere più forte, più costante, più vero. E questo rapporto più concreto e fattivo – conclude la nota – lo si vuole recuperare anche con il mondo esterno, quello delle associazioni, soprattutto quelle giovanili, legate alla ricerca, alla formazione, all’università, all’arte e alla cultura per una maggiore contaminazione del mondo di dentro al sindacato col mondo di fuori”.