Una Fondazione gestirà la Reggia di Carditello: siglata l’intesa

69

Sarà una fondazione, la “Fondazione istituzionale per il Real Sito di Carditello”, a gestire il palazzo edificato dai Borbone di Napoli quale tenuta di caccia oggi ricadente nel comune di San Tammaro (Caserta). A sancirlo è l’accordo firmato oggi nella sede del Comune di San Tammaro dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dal prefetto di Caserta Arturo De Felice e dal sindaco di San Tammaro Emmidio Cimmino. Un atto che acquisisce particolare importanza anche alla luce del fatto che arriva due giorni dopo l’ultimo episodio di minacce nei confronti dell’ex ministro Massimo Bray, che promosse l’acquisizione da parte del Ministero della Reggia di Carditello quando questa finì all’asta a inizio 2014. Per il segretario provinciale del Pd di Caserta, Raffaele Vitale, si tratta di “una delle più belle pagine di politica degli ultimi anni in provincia di Caserta. Finalmente – aggiunge – portiamo a casa uno straordinario risultato grazie al lavoro del ministro Bray prima e di Franceschini poi. Entrambi hanno scelto di perseguire il recupero di un bene finito nel mirino di affari loschi“. Vitale rivolge inoltre “un sentito ringraziamento alle associazioni, tra cui Agenda 21, che non hanno mai fatto scemare l’attenzione sul sito e oggi possono festeggiare questo storico traguardo“. Per il presidente del Pd Campania Stefano Graziano la firma dell’accordo interistituzionale per il recupero di Carditello “rappresenta un’ulteriore pagina di buona politica, quella politica che si rimbocca le maniche e compie atti utili allo sviluppo del territorio. L’ex tenuta di caccia borbonica, per il cui recupero c’è stato anche il costante impegno del sindaco di San Tammaro Emiddio Cimmino, rappresenta un unicum che non poteva essere lasciato al degrado o alle mire speculative di qualche privato. Ora – conclude Graziano – acceleriamo verso la costituzione della Fondazione che sarà lo strumento fondamentale per fare di Carditello una risorsa per l’intera provincia di Caserta“.