Unicoop Tirreno, Soci Campania Felix: No alla chiusura dello stabilimento di Santa Maria Capua Vetere

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“Siamo un gruppo spontaneo di soci Unicoop Tirreno della provincia di Caserta, che si è costituito con la denominazione: ‘Soci coop Campania Felix’, per manifestare il proprio dissenso contro la prossima chiusura del Superstore di Santa Maria Capua Vetere, aperto nel 2010, unico punto vendita coop nella provincia di Caserta. Siamo chiaramente solidali anche con soci e i lavoratori dello Store di NapoliArenaccia, del quale ugualmente è annunciata la chiusura”. E’ quanto si legge in una lettera aperta di soci Unicoop Tirreno della provincia di Caserta. “Per noi soci la coop -continua la lettera- non è solo un supermercato che si distingue per la qualità del servizio (la professionalità e garbo del personale) e dei prodotti della filiera Coop. Per noi è anche luogo di legalità, di educazione alimentare e ambientale, di rispetto del lavoro e di promozione dell’economia del territorio, di iniziative benefiche a favore dei bisognosi e degli ammalati. Per questi valori ci identifichiamo con la coop. Il negozio di Santa Maria Capua a Vetere ha performance sicuramente migliore di molti altri punti vendita della rete Unicoop Tirreno (Toscana, Umbria, Lazio), un bacino di utenza di buona qualità ed in crescita, in 5 anni ha visto l’adesione di oltre 5.000 nuovi soci, che vuol dire almeno 5.000 famiglie”. “La notizia della prossima chiusura era da mesi nota alla presidentessa del comitato Unicoop locale e al responsabile soci campano, ma essi non hanno ritenuto opportuno -spiega ancora la nota- informarne per tempo i soci e farne oggetto di assemblea. Per questo e per altro di loro non ci fidiamo. Come gruppo ‘Soci Coop Campania Felix’, abbiamo promosso un raccolta di firme per manifestare la nostra contrarietà e la nostra amarezza e dire no alla chiusura del Superstore di Santa Maria Capua a Vetere. In sole 12 ore nel fine settimana dal 15 al 17 settembre, utilizzando un minuscolo banchetto posto all’esterno del Superstore (ci hanno negato di farlo all’interno) abbiamo convinto -conclude la nota- oltre mille soci e consumatori, a sottoscrivere la nostra petizione”.