AAA Accogliere Ad Arte, riparte a Napoli il progetto di rilancio del patrimonio artistico

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Riprende a Napoli l’iniziativa “AAA Accogliere Ad Arte” che, dal 2016 a oggi, ha già coinvolto oltre mille persone che per professione sono in quotidiano contatto con cittadini e turisti (tassisti, vigili urbani, dipendenti del trasporto pubblico, addetti al verde, ristoratori e albergatori) in un percorso di conoscenza e riappropriazione del patrimonio culturale, storico e artistico della città. Coordinata dall’associazione Progetto Museo, promossa da molti musei, associazioni culturali, istituzioni e aziende della città e con il sostegno di Gesac, società che gestisce l’Aeroporto internazionale di Napoli, l’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale di Napoli creando una comunità dell’accoglienza consapevole e diffusa sul territorio. Dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria il progetto riparte con una nuova programmazione delle attività rispettosa delle normative di sicurezza e tesa a riconcepire nuovi metodi e strumenti per aiutare la ripresa del patrimonio culturale. Il primo appuntamento dedicato ai tassisti, vigili urbani, dipendenti del trasporto pubblico, addetti al verde, ristoratori e albergatori si terrà mercoledì 17 giugno con l’incontro introduttivo “Riallacciare la fiducia tra luoghi e persone” condotto sulla piattaforma on line zoom da Francesca Amirante, presidente di Progetto Museo e coordinatrice di “Aaa Accogliere Ad Arte”. Dal 24 giugno riprendono le visite guidate, la prima delle quali si terrà al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, e a seguire, compatibilmente con le riaperture, negli altri musei e luoghi d’arte che promuovono e ospitano “AAA Accogliere Ad Arte”: Catacombe di San Gennaro, Complesso museale di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, Museo Cappella Sansevero, Pio Monte della Misericordia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Parco archeologico dei Campi Flegrei, Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, Museo del Tesoro di San Gennaro, Castel dell’Ovo, CelaNapoli, Parco archeologico del Pausilypon, Museo dell’Archivio del Banco di Napoli “il Cartastorie”, Museo Madre, Metro Art, Museo delle Arti sanitarie, Museo civico “Gaetano Filangieri”, Orto Botanico di Napoli, Smmve – Centro per l’arte Contemporanea, Teatro San Carlo.
Dal 24 giugno, sempre per le categorie professionali coinvolte dall’iniziativa, riprende anche il percorso di conoscenza del patrimonio culturale, la prima visita guidata è al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa e a seguire, compatibilmente con le riaperture, negli altri musei e luoghi d’arte che promuovono e ospitano AAA Accogliere Ad Arte: Catacombe di San Gennaro, Complesso Museale di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, Museo Cappella Sansevero, Pio Monte della Misericordia, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano, Museo del Tesoro di San Gennaro, Castel dell’Ovo, Celanapoli, Parco Archeologico del Pausilypon, il Cartastorie / Museo dell’Archivio del Banco di Napoli, Madre – museo d’arte contemporanea Donnaregina, Metro Art, Museo delle Arti Sanitarie, Museo Civico Gaetano Filangieri, Museo Nazionale di Pietrarsa, Orto Botanico di Napoli, SMMVE – Centro per l’arte Contemporanea, Teatro San Carlo. “Oggi più che mai, alla luce della recente emergenza sanitaria e delle conseguenti ripercussioni sulla fruizione culturale – spiega Francesca Amirante – AAA Accogliere Ad Arte può contribuire a rilanciare i luoghi d’arte, a restituire fiducia nelle relazioni e ad amplificare la capacità di pensarsi come comunità che guarda al futuro, consapevole delle responsabilità individuali e collettive”. “Con rinnovata motivazione – spiega Laura Fusca, Progettazione e coordinamento attività AAA Accogliere Ad Arte – abbiamo ripreso a lavorare con l’associazione Le Colonne di Brindisi e con Confguide di Matera per replicare AAA Accogliere Ad Arte sui loro territori. Stiamo inoltre stringendo legami con alcune realtà delle aree interne e dei borghi del sud d’Italia: questi territori, con le loro bellezze naturalistiche e la dimensione umana delle relazioni che offrono, possono realmente cogliere dalla crisi un’opportunità”.