Archeologia, a Pompei dopo tre anni di restauri riapre la casa dei Vettii

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Chiusa al pubblico da anni a causa dei complessi restauri di cui aveva bisogno, riapre al pubblico a Pompei, inaugurata martedì 22 novembre dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, La Casa dei Vettii, tra le abitazioni più ricche e più note della cittadina campana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Situata nella parte più ricca della città, proprio di fronte ad un’altra celeberrima abitazione, quella degli Amorini dorati, la Casa dei Vettii apparteneva ai fratelli Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva, liberti diventati ricchi con il commercio del vino, facoltosi al punto da entrare con tutti gli onori nella società pompeiana, tanto che uno di loro faceva parte del collegio degli Augustali e l’altro era candidato alla carica di edile. Acquistata la casa, che esisteva dal II sec. a. C., i due la fecero restaurare arricchendola con un giardino dove abbondavano statue, fontane, giochi d’acqua. In tutti gli ambienti di questa favolosa abitazione c’erano pitture raffinate che ricoprivano le pareti fino al soffitto, eseguite con l’eclettismo e lo sfarzo del cosiddetto “quarto stile”, quello che andava di moda appunto nella prima metà del I sec. d.C. Nelle varie stanze attorno al primo atrio o affacciate sul peristilio abbondano scene mitologiche e anche scene erotiche, accompagnate da una miriade di particolari, tra tutti una sorta di festone con amorini impegnati nella preparazione di un banchetto. Celeberrimo, il Priapo con l’enorme fallo poggiato sul piatto di una bilancia, che accoglieva i visitatori all’ingresso di casa. Imponenti anche le due casseforti che erano nell’atrio, forse proprio a sottolineare la ricchezza dei proprietari. Interessata da lavori già nel 1995, quando fu evidente il problema creato dalle coperture in cemento degli anni ’50, la casa era stata parzialmente riaperta nel 2016, dopo 12 anni di chiusura per poi essere nuovamente chiusa dopo 3 anni per ulteriori restauri, che hanno interessato le coperture ma anche le pitture, con la rimozione della patina creata da precedenti restauri. Nella visita il ministro sarà accompagnato dal direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel e dal direttore generale dei musei del MiC Massimo Osanna.