Archeologia, da Roma a Brindisi passando per la Campania: al via il progetto Appia Regina Viarum

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Da Roma a Brindisi in un percorso di grande tradizione storica. Si tratta del progetto Appia Regina Viarum che ha preso ufficialmente il via lo scorso marzo con la conferenza stampa di presentazione del ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, accompagnato dallo scrittore e giornalista Paolo Rumiz. L’idea è di fare dell’antico tracciato dell’Appia, voluto dal censore Appio Claudio Cieco nel 312 a.C., un attrattore culturale ed è finalizzata non solo a recuperare e valorizzare una infrastruttura storica ma anche a potenziare i sistemi economici dei territori attraversati dall’antica strada.
“Il cammino compiuto due anni fa da Paolo Rumiz e dai suoi compagni ha ripercorso il tragitto dimenticato di questa antica strada” ha ricordato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
“È nostro preciso dovere investire ogni energia in questo progetto – ha aggiunto – che ha il merito di puntare sulla cultura per promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno”.
Ventinove le tappe con vari livelli di difficoltà per una lunghezza di 607 km attraversando le regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia. Inoltre, è la prima gara completamente informatizzata che permetterà ai progettisti di caricare le proposte direttamente online di valutarle in tempo reale e di verificare la fattibilità di quella proposta o di verificarne altre.
A tale scopo è stato possibile utilizzare l’Hub Geo Culturale, il sistema a riferimento geografico già in uso al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sul quale è stato possibile riportare il tracciato del Cammino con le evidenze archeologiche, storico-architettoniche, gli ambiti naturalistici e gli eventuali percorsi alternativi.
Il piano di lavoro per la valorizzazione dell’antico tracciato gode di un finanziamento pari a 20 milioni di euro (9 milioni e 150mila euro in lavori, circa 6,8 milioni di euro alle soprintendenze per attività di ricerca e restauro e un’altra parte per attività di promozione e comunicazione) e si colloca nell’ambito del Piano stralcio per l’area tematica Cultura e turismo (1 miliardo di euro), approvato dal CIPE il 1 maggio 2016 Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020, e finalizzato ad un’azione di rafforzamento dell’offerta culturale del nostro Paese e di potenziamento della fruizione turistica, con interventi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e nell’ottica di ampliamento delle risorse culturali materiali e immateriali, con particolare riguardo al Sistema museale italiano.
“Siamo di fronte al primo cammino laico al mondo. La cosa rivoluzionaria è il fatto che per la prima volta il Mibact si trova davanti alla sfida di tutelare non uno spazio, ma una linea immateriale”, ha dichiarato il giornalista e scrittore Paolo Rumiz. “L’idea è di proporre un turismo leggero che valorizzi quelle aree minori e va incontro a una linea di un nuovo sviluppo economico, soprattutto in questo momento”.

LE 29 TAPPE DEL CAMMINO (in neretto quelle campane)

1 – Roma – Albano Laziale
2 – Albano – Cisterna
3 – Cisterna – Foro Appia
4 – Borgo Faiti – Terracina
5 – Terracina – Fondi
6 – Fondi – Gaeta
7 – Formia – Minturnae
8 – Minturnae – Sinuessa
9 – Sinuessa – Capua
10 – Capua – Maddaloni
11 – Maddaloni – Montesarchio
12 – Montesarchio – Benevento
13 – Benevento – Passo Di Mirabella
14 – Passo Di Mirabella – Borgo Le Taverne
15 – Borgo Le Taverne – Bisaccia
16 – Bisaccia – Ponte S.ta Venere
17 – Ponte S.ta Venere – Madonna di Macera
18 – Madonna di Macera – Venosa
19 – Venosa – P.zzo San Gervasio
20 – P.zzo San Gervasio – M. Tripputi
21 – M. Tripputi – Gravina
22 – Gravina – Maccaronaro
23 – Maccaronaro – M. Miseria
24 – M. Miseria – Palagiano
25 – Palagiano – Taranto
26 – Taranto – M. Le Monache
27 – M. Le Monache – Oria
28 – Oria – Mesagne
29 – Mesagne-Brindisi