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Diario Liberale di Roberto Tumbarello

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Roberto Tumbarello, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, ha tre figli e sei nipoti. Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni, è esperto in Comunicazione e Diritti umani. È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Ha chiuso la carriera come direttore del “Giornale di Napoli”. Tra le sue ultime pubblicazioni di successo: “Gesù era di destra o di sinistra?” (Sapere 2000, 2009), “Si salvi chi può” (Edizioni Radici, 2012), “O la borsa o la vita” (Armando, 2014), "Viaggio nella vita" (Armando 2017), attualmente in libreria.

Fantasmi del passato condizionano la politica italiana

Sebbene ogni italiano si proclami riformista – persino chi si definisce pure conservatore – se Stalin e Mussolini rinascessero avrebbero più seguaci degli attuali politicanti. Purtroppo, forse anche Hitler. Eppure a quel morboso ricordo sono legati eventi tragici – persecuzioni, genocidi, miseria, lutti – di cui ancora oggi si sentono gli strascichi. Fascisti e comunisti non sono la...

La lingua italiana, questa sconosciuta

Se ne sono accorti all’università, dove gli ignoranti sono arrivati con buoni voti, pur calpestando sintassi e regole lessicali. Scandalizzati docenti, accademici e linguisti chiedono aiuto al governo. Istituiti in alcune facoltà inutili corsi di recupero grammaticali. Gli studenti stentano anche a esprimersi. Non solo non sanno scrivere, ma neppure esprimersi. Pazienza, questa generazione sarà carente, com'è del...

Merita la lode il politico che si laurea a 60 anni?

La volontà di studiare e l’aspirazione di crescere è sempre ammirevole. Eccessivo è il premio. Anzi, forse immorale, perché va oltre la valutazione. La lode è un invito all'ammirazione per un traguardo culturale raggiunto con grande successo e a costo di sacrifici. Soprattutto se la laurea sarà messa a beneficio della società. Lo straordinario riconoscimento non può essere...

Siamo talmente mediocri da rendercene conto

Ecco perché andiamo continuamente alla ricerca dell’eroe. Ne vediamo ovunque, anche se sono solo persone che fanno il proprio dovere. Quello che in una società normale fanno tutti e che ognuno di noi dovrebbe fare, sentendosi eroe a sua volta. Nelle ultime settimane ricordiamo – ma ce ne sono stati certamente altri – gli agenti che hanno ucciso...

Non giochiamo col futuro dei nostri figli

Votate per chi volete, ma scongiurate i vostri leader, se intenzionati a tornare alla Lira, di non abbandonare l’assicurazione dell’Euro. Se siamo stati penalizzati la colpa non è dalla moneta unica, ma dei governi che non hanno vigilato, consentendo che il commercio ne falsasse il valore. Ci ha salvato, però, dall’inflazione che toccava punte del 15/20%. Al giorno d’oggi,...

Un tempo si chiamava FIAT

Rappresentava la laboriosità e il genio italici. Quando la produzione diminuiva metteva in cassa integrazione i dipendenti perché li pagasse lo stato, cioè i contribuenti. Ne eravamo orgogliosi, seppure costasse a tutti qualche sacrificio. Oggi è quotata in borsa, ha incrementato le vendite e moltiplicato gli utili. Ma, complice l’informatizzazione e il cinismo dei grandi manager, ha decimato...

Senza partecipazione non c’è diritto

Fu il centro destra a concedere incautamente il voto agli italiani che vivono all'estero. Credevano che fossero gli stessi emigrati che avevano lasciato l’Italia con valigie di cartone legate con lo spago e nostalgia per il fascismo. Fu proprio grazie a quel voto, invece, che nel 2006 vinse la sinistra, che sul territorio nazionale era stata sconfitta. Ormai...

Tanto, poi, interviene lo stato con soldi del contribuente

Come mai i banchieri sono ricchi e le banche povere, seppure adesso non paghino neppure interessi sui depositi? Per prestare soldi a chi non li restituisce, debbono imbrogliare i clienti, proponendo titoli scadenti o diamanti fasulli. Poi, paghiamo noi. Se no, sarebbero capaci di scassinare le cassette di sicurezza. I CdA sono composti da ignoranti (talvolta anche disonesti)...

Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca

Più della metà di coloro che hanno votato NO non vogliono elezioni anticipate. Hanno bocciato una riforma che ritenevano pericolosa, non la legislatura. Hanno vinto la costituzione e gli italiani, non i grillini né i leghisti, che sono rumorosi ma minoranza. È lei, Signor Presidente, che deve percepire i segnali della maggioranza silenziosa. Elezioni ravvicinate non sarebbero eque in...

Un paese troppo marcio per progredire

Alla fine, per la verità, vengono arrestati tutti. Ma dopo avere combinato tanti guai. Troppi. Con l'arresto di un magistrato, colto sul fatto con due suoi complici, siamo arrivati al top. Medico e infermiera sono amanti. E sarebbe quasi normale. Ma non gli basta. Per amarsi più intensamente, uccidono il marito di lei e altri 37 pazienti. Tutti...
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