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venerdì, Giugno 7, 2024
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Sette Giorni di Antonio Arricale

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C’è il petrolio dietro la carezza di Macron al Papa

Una carezza al papa da parte di un capo di Stato non s‘era mai vista prima. Non in pubblico, almeno, e non soltanto per una rigida questione di protocollo. E, dunque, fa anche più specie se a farla, la carezza, è il presidente laico di uno Stato che del principio di laicità ha fatto un caposaldo della Costituzione (all’articolo...

Tria prova a rassicurare i mercati, intanto il paese soffre e la casta trema

Primo imperativo: rassicurare i mercati. Ma sarebbe meglio dire, la grande finanza, la stessa che – c’è poco da storcere il naso – ci presta, come Stato, attraverso l’acquisto dei Btp, l’“argent de poche” per poter fare la spesa quotidiana. Poi, tutto il resto. Certo, sul tavolo c’è sempre la questione dei migranti, che alimenta nuove frizioni con la vicina...

Tra corruzione e immigrati, un passo avanti e uno indietro

Si torna all’antico, verrebbe amaramente da dire. Il quadro generale del Paese, infatti, sulla scorta degli indicatori economici, oltre che delle più recenti notizie di cronaca giudiziaria, è tutt’altro che confortevole. Con il governo giallo verde Roma si riscopre ladrona. L’occasione, ovviamente, è succosa per sparare alzo zero sui nuovi arrivati al governo: Lega e, soprattutto, M5S, che dell’onestà ha...

Debutto del Premier tra i “grandi” che guardano l’Italia con sufficienza

La nave del governo M5S-Lega, incassata la fiducia dei due rami del Parlamento, naviga già in mare aperto dove, però, i marosi ingrossano via via. Insomma, sapremo presto – da come, cioè, saranno affrontati i primi moti ondosi – se il nocchiere e la tolda di comando sono all’altezza del compito che si sono dati. Per il premier Giuseppe Conte,...

Governo M5s e Lega al via, la Borsa vola e lo spread si raffredda

Alla fine i barbari ce l’hanno fatta: sono arrivati nella stanza dei bottoni e tranne i commentatori della cosiddetta stampa indipendente (quella degli editori – ad esser chiari – con forti interessi nella finanza, nelle banche e nelle costruzioni) non spaventano i mercati. Anzi, alla riapertura le borse europee hanno detto chiaramente di gradire, eccome, il varo del primo...

Il governo dei barbari non spaventa Goldman Sachs

“Il rialzo dello spread legato alla formazione di un governo M5S e Lega non creerà rischi sistemici per l'Eurozona”. Il parere che gli analisti di Goldman Sachs affidano alla nota quotidiana "Global Markets Daily" contribuisce, se non altro, a raffreddare le fiammate che a Piazza Affari – tra giovedì e venerdì – inevitabilmente vengono generate dalle tensioni, riportate dai...

Governo per il cambiamento, per ora ci sono solo le intenzioni

Governo per il cambiamento, si dice e si spera. Alla fine il “contratto” c’è, anche se mancano ancora la squadra (i ministri) e, soprattutto, il capitano (il premier), sulla scelta dei quali – è lecito ipotizzare – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non si limiterà a fare da semplice notaio. Forse. E manca pure, a dire il vero,...

Governo ed economia, schiarita sui palazzi della politica

Schiarita sui palazzi della politica. Il governo si farà e non sarà “neutro” – per dirla con la formula sterilizzata per indicare la solita soluzione “tecnica”, come è sempre accaduto nelle precedenti analoghe circostanze di stallo – messo su, cioè, all’unico scopo di portare nuovamente il Paese alle elezioni, bensì politico. E, dunque, di legislatura. Almeno così sembra. Matteo...

Senza governo l’economia migliora (almeno così sembra)

A due mesi, ormai, dalle elezioni la claudicante economia dell’Italia non sembra risentire dell’assenza di un governo nel pieno dei poteri. D’accordo, è scandaloso che i partiti non riescano a trovare un’intesa per dare un esecutivo al Paese e, però, i più recenti dati macroeconomici non sembrano registrare tale situazione negativamente. Anzi. Si paventano nuove elezioni, ma i mercati...

A Roma si continua a ballare mentre la nave affonda

A circa due mesi dalle elezioni generali il Paese non ha ancora il governo e, prima ancora, un vincitore, né una coalizione, men che meno una maggioranza parlamentare. Il fatto è che la prima e più logica (nei numeri e nel giudizio degli elettori, almeno) ipotesi di alleanza – vale a dire, l’accordo tra il M5S di Luigi di Maio...
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