“Dopo Maradona e la caduta fino al fallimento, abbiamo tirato fuori il club dalla depressione. Siamo l’unico club italiano a giocare in Europa da quattordici anni, la Juventus si ferma a tredici. Abbiamo pensato di realizzare una serie tv, con la Cbs negli Stati Uniti. O per fare qualcosa legato a questo terzo scudetto. Ma prima lo dobbiamo vincere”. Così Aurelio De Laurentiis intervistato dal quotidiano olandese De Telegraaf. “Il fatto che il Napoli non vinca lo scudetto da tanti anni non è dovuto solo al Napoli stesso, ma anche ad altri fattori che ora stanno lentamente ma inesorabilmente venendo a galla. Ma non voglio aggiungere altro a riguardo”, dice il presidente del Napoli riferendosi alle appendici giudiziarie sulla gestione della Juventus. E poi torna sullo scudetto in arrivo: “Capisco che sia importante per i napoletani che il Napoli finalmente vinca di nuovo lo scudetto dopo 33 anni. Per Napoli e i suoi abitanti sembrerà un riscatto contro il nord Italia, una vendetta per chi si sente svantaggiato o discriminato. Tuttavia, mi batto perché il sud e il nord formino un’unità italiana. Non è facile, ma sono orgoglioso di portare la bellezza del sud nella nebbia del nord. Ho sempre considerato Napoli una città centrale, universale a livello europeo. Molti altri hanno visto la città in modo provinciale. Io lavoro per vincere. Quando siamo arrivati in Serie A, il Napoli era alla posizione 550 dei club al mondo. Dopo due o tre anni eravamo tra le migliori venti squadre europee e oggi siamo ai quarti di Champions League. Non sono i titoli e il successo a coronare la gloria, ma il lavoro che si fa per raggiungerli”.