Cern, Big Data e modelli matematici per trovare una cura contro il Covid

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Utilizzare gli algoritmi del Cern per ottenere un’accelerazione sulla ricerca di una cura contro il Covid-19. Ne ha parlato Sauro Succi, ricercatore al dipartimento di Fisica dell’universita’ La Sapienza di Roma, durante il suo intervento a Esof 2020, incentrato sul ruolo dei Big Data nella nascita di un nuovo metodo scientifico. “Stiamo cercando di capire se gli algoritmi del Cern applicati alle molecole biologiche, in particolare allo spike (la proteina con cui il nuovo coronavirus riesce a penetrare nelle cellule umane, ndr) del Covid, ci puo’ aiutare a progettare dei farmaci per il futuro”, ha spiegato Succi. Il professore ha affrontato anche gli aspetti piu’ controversi dei Big Data: “Trovo che c’e’ una tendenza pericolosa a far propaganda dicendo che, siccome abbiamo questo diluvio di dati, non c’e’ piu’ bisogno di far teoria perche’ dai dati, con degli algoritmi intelligenti, riusciremo a estrarre tutte le conoscenze che ci servono”, ha affermato Succi. Questa, secondo il professore, e’ una deriva attuale che confonde gli aspetti commerciali con quelli scientifici, per la quale si crede che “l’algoritmo che ha fatto guadagnare Netflix ci permettera’ anche di curare il cancro”. “Non voglio dire che Big Data non serve a niente – ha concluso – ma non e’ nemmeno la fine del capire, perche’ serve sempre qualcuno che crei i modelli e trovi spiegazioni”.