Coldiretti, vola l’inflazione: rincari del 26% per le patate

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Con il crollo dei raccolti e l’addio ad una patata su quattro, volano i prezzi al dettaglio delle patate che si classificano come il prodotto ortofrutticolo che fa registrare il maggior rincaro al consumo con un aumento del 26% ad agosto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo rileva la Coldiretti sugli effetti dell’inflazione sul carrello della spesa con le patate che salgono sul podio dei prodotti con i maggiori aumenti dopo zucchero e olio di oliva. Piatto povero per eccellenza, le patate, sottolinea la Coldiretti, sono l’ortaggio più presente nelle tavole delle case e dei ristoranti, consumate tal quali o come ingrediente in mille modi diversi. A pesare sui prezzi è il fatto che, a fronte del crollo delle produzioni nazionali, le importazioni sono in aumento del 27% rispetto agli arrivi che superano il mezzo miliardo di chili nel primo semestre dell’anno. Il crollo delle produzioni non è compensato da aumenti adeguati dei prezzi all’origine anche per effetto dell’aumento dei costi energetici, mentre i prezzi al dettaglio stanno mettendo in difficoltà i consumatori. Infatti, continua la Coldiretti, a fronte delle quotazioni alla produzione pari in media a 0,54 euro al chilo secondo l’Ismea, per i consumatori i prezzi salgono tra 1,10-2,30 euro al chilo. A colpire i raccolti sono stati gli attacchi di elateridi della famiglia dei coleotteri, parassiti particolarmente dannosi anche per pomodori, bietola e mais; una situazione a cui si sono aggiunti gli effetti dell’alluvione in Romagna. A rischio è un settore con 47 mila ettari di superficie coltivata per una produzione annua di 1,3 milioni di tonnellate proveniente per quasi la metà da Campania, Emilia-Romagna ed Abruzzo.