Criminologia clinica e scienze forensi: al Suor Orsola un Master con in cattedra i grandi esperti del settore

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in foto: rilievi della Scientifica

La prova scientifica, le nuove dipendenze, la criminalità ambientale, la criminalità informatica, le tecniche di investigazione. Sono queste alcune delle aree di studio del Master di II livello di Alta specializzazione in Criminologia clinica e scienze forensi dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (iscrizioni aperte fino al 5 maggio e bando su www.unisob.na.it/criminologia).

“Si tratta di uno dei percorsi di alta formazione di più lunga tradizione e maggiore successo del nostro Ateneo – sottolinea Fabrizio Manuel Sirignano, professore ordinario di Pedagogia sociale e direttore del Centro di Lifelong Learning del Suor Orsola – come testimoniano le dodici edizioni già svolte e gli oltre 300 allievi che hanno acquisito il titolo di specializzazione ed oggi occupano in molti casi posizioni di assoluto rilievo nelle diverse realtà professionali connesse alla scienze criminologiche e forensi”.

Il Master, che si svolgerà fino a dicembre 2022 con una lezione settimanale in modalità e-learning, ha, infatti, un sistema didattico quanto mai multidisciplinare che mira alla formazione di professionisti con elevate competenze sia in tema di prevenzione sia in tema di contrasto al crimine e che conoscano altresì le principali metodologie impiegate nell’ambito criminologico, penitenziario, medico-legale e forense e che sappiano riconoscere i fattori individuali che possono interferire sull’esecuzione e sul significato dell’atto delittuoso.

Ecco perché anche la squadra di docenti del Master è particolarmente variegata e, oltre ad accademici e studiosi della specifica disciplina criminologica, può contare anche su magistrati di comprovata esperienza, come Federico Cafiero de Raho, già procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, alti rappresentanti delle forze armate, come il Colonnello della Guardia di Finanza, Giovanni Reccia, psicologi e psichiatri forensi, come Luisa D’Aniello e Rosario Daniele, dirigenti di pubblica sicurezza come, Vincenzo Gioia, capo di Gabinetto della Questura di Napoli, e Fabiola Mancone, direttore della Divisione della polizia Scientifica presso la Direzione centrale anticrimine e numerosi altri professionisti esperti del settore.

Il Master, in virtù di una serie di convenzioni, prevede varie riduzioni economiche per particolari categorie: laureati Unisob, iscritti all’Ordine degli Avvocati e all’Ordine degli Psicologi di tutto il territorio nazionale, appartenenti alle Forze dell’ordine, iscritti all’Ordine degli assistenti sociali, dipendenti della Pubblica Amministrazione, docenti in servizio di ruolo e non di ruolo nelle scuole di ogni ordine e grado statali e legalmente riconosciute.

Online la presentazione del Master e la lezione sulla seduzione del male
Sul canale You Tube del Suor Orsola (https://youtu.be/NTvaj7Ns0sksono già online la presentazione del Master affidata al direttore del Centro di Lifelong Learning, Fabrizio Manuel Sirignano e al coordinatore didattico del Master, Marialaura Cunzio, e la lectio inauguralis affidata al filosofo Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche al Suor Orsola, dedicata al tema “La seduzione del male. Immagini del delitto e del castigo”.

In un saggio (vedi il video sotto) di qualche anno fa, Trame, Peter Brooks spiegava perché il crimine fosse diventato la principale risorsa narrativa del romanzo ottocentesco: ciò che un tempo offriva alla letteratura la materia più ‘interessante’ e avventurosa –  il viaggio – era diventato un’esperienza tutto sommato banale, alla portata dell’individuo borghese moderno, grazie a mezzi di comunicazione sempre più sofisticati e sicuri e ad infrastrutture sempre più capillari. Da allora si può dire che il crimine e, più in generale, il male non hanno mai smesso di attrarre scrittori e lettori. Non che prima il male non fosse materia letteraria ma non si era mai registrata, prima dell’Ottocento, una focalizzazione così intensa sul mondo del crimine. Peraltro la diffusione del feuilleton contribuì in materia determinante alla serializzazione delle storie, incidendo sulla forma stessa del racconto. Tema, questo, che si ripropone oggi con le serie tv, il cui effetto di ‘dipendenza’ sortisce proprio dalla capacità degli autori di alimentare di continuo le aspettative del pubblico”. Così Gennaro Carillo sintetizza i temi della sua lezione e le ‘sfide’ anche antropologiche e filosofiche che accompagneranno la formazione a tutto tondo dei futuri criminologi.