Da domani in edicola il Riformista-Napoli diretto da Marco Demarco

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In foto Marco Demarco

“Tra le ambizioni ci sarà anche quella di far riaprire qualche edicola che nel frattempo si è chiusa. Ci sarà anche un’edizione online, nel caso la prima opzione non dovesse realizzarsi, che va ad arricchire quella nazionale con un portale che permetterà di entrare direttamente nella realtà napoletana”. Così Marco Demarco, direttore editoriale del Riformista-Napoli, a margine della presentazione del dorso locale del quotidiano diretto da Piero Sansonetti. Alla conferenza stampa a villa Sanfelice di Monteforte hanno partecipato, tra gli altri, Stefania Brancaccio, cavaliere del lavoro; Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa; Paolo Giulierini, direttore del Mann; lo scrittore Maurizio de Giovanni; il sindaco di Benevento, Clemente Mastella; Vincenzo Boccia, numero uno di Confindustria; Alessandra Clemente, assessora del Comune di Napoli; Ottavio Lucarelli, presidente dell’ordine dei Giornalisti della Campania; Mimmo Falco, presidente Corecom Campania. Quella dell’edizione napoletana del quotidiano, in edicola da domani con 12 pagine, sarà, precisa Demarco, “una squadra giovane: tranne il direttore editoriale, tutti gli altri sono trentenni provenienti dalla scuola di giornalismo del Suor Orsola Benincasa di Napoli”. La sfida è quella di “equilibrare fatti ed idee: un terzo del giornale sarà dedicato ai primi, i due terzi, invece, all’approfondimento e alla costruzione delle mappe della città, del potere, dell’inefficienza, dei bisogni”. “Un giornale – rimarca Sansonetti – deve prendere il potere e sbatterlo al muro. Invece generalmente i giornali si sbattono al muro, si fanno sbattere al muro dal potere”.
L’edizione napoletana del Riformista sarà in edicola da domani. Il giornale, diretto da Marco Demarco, con un dorso locale di 12 pagine, punterà su riformismo, liberalismo e garantismo. Nel giorno in cui il giornalismo italiano piange per la morte di Giampaolo Pansa, il direttore dell’edizione nazionale, Pietro Sansonetti dice: “Proviamo a farlo rinascere noi, un Pansa. Altrimenti il giornalismo, diventa Marco Travaglio”. L’idea è di fare un giornale garantista. «Un animale stranissimo – lo definisce Sansonetti -. Nello stesso giorno difendiamo una No Tav arrestata a Torino e Salvini sotto processo a Roma». In Italia giornali ce ne sono, ma manca, a suo avviso, un quotidiano effettivamente garantista. «Esistono molti giornali alcuni di destra, alcuni di sinistra, filo cristiani, anti cristiani, alcuni modernisti, altri sovranisti – afferma -. Ma non c’è alcun giornale garantista ed è l’unica idea che manca. C’è Radio Radicale, ma è una radio, poi basta». E bisogna, dal suo punto di vista, «rompere con l’unitarietà del giornalismo» su determinate vicende, «che in gran parte dipende dalle Procure». Direttore editoriale del dorso partenopeo è Marco Demarco, del quale Sansonetti dice: «Ha questa idea di fare un giornale basato su idee e fatti». Il Riformista edizione Napoli ha una redazione composta per lo più da 30 enni, tutti, come fa sapere lo stesso Demarco, «provenienti dalla Scuola di Giornalismo del Suor Orsola Benincasa». «La prima sfida è fare un giornale con una squadra di giovani, con la loro professionalità – afferma – l’altra è equilibrare fatti e idee». «Un terzo del giornale sarà costituito da fatti – ha concluso – e due terzi di idee, approfondimento e mappe della città mappe del potere, delle inefficienze e dei bisogni». Accanto all’edizione cartacea, il giornale ha anche un sito che va ad arricchire l’edizione online nazionale, con un portale calato direttamente nella realtà napoletana.