Debutto al Vinitaly per il Pallagrello Nero: a Verona la prima bottiglia della Vigna della Reggia di Caserta

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Arriva al Vinitaly la prima bottiglia di vino del Pallagrello Nero della Vigna della Reggia di Caserta. La vendemmia ha dato i suoi sperati frutti e, lunedì 15 aprile alle 13, il vino della Reggia di Caserta, OroRe Nero, curato dalla cantina vinicola Tenuta Fontana, sarà presentato al Salone italiano del vino, uno dei maggiori al mondo con un dibattito e una degustazione. La conferenza stampa di presentazione si terrà nel padiglione della Regione Campania, nello stand di Tenuta Fontana. Il dibattito è sul tema “OroRe e le vigne storiche”. Interverranno il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei; il giornalista e documentarista Luigi Ferraiuolo; l’enologo Francesco Bartoletti e la proprietaria di Tenuta Fontana, Mariapina Fontana. “I vini di questa contrada sono eccellenti cosi` bianchi come rossi, e sono de’ migliori del Regno, cosi` per loro qualita` e natura, come per la grata sensazione che risvegliano nel palato. Vanno sotto il nome di Pallarelli, e sono stimatissimi ne’ pranzi”. Così i Re di Napoli, tra i monarchi più importanti d’Europa, parlavano del vino Pallagrello, della vite omonima, che fecero piantare anche nei giardini della Reggia di Caserta, nel Bosco di San Silvestro, per poterlo produrre direttamente nelle Reali Delizie. Tanto era il loro amore per il vino, che vollero nel Vitigno reale proprio il Pallagrello bianco e nero, come è conosciuto oggi. “Con orgoglio presentiamo il Pallagrello nero della Vigna della Reggia, dopo il Pallagrello Bianco, risultato tangibile di un grande lavoro di squadra del quale ringrazio Tenuta Fontana – spiega Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta – Un lavoro improntato alla valorizzazione dell’identità del Complesso vanvitelliano: oggi Museo contemporaneo, vivo e attivo, al servizio della società e del suo sviluppo. Nel progetto reale, realizzato da Luigi Vanvitelli, vi è una visione di sviluppo territoriale che intendiamo non perdere, sostenendo la sperimentazione di un sano rapporto pubblico privato. La Reggia è oggi coinvolta in numerose attività attività che testimoniano il possibile ruolo di fucina delle produttività e delle eccellenze del territorio”.