Eav, accordo storico sul personale inidoneo

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“L’accordo sottoscritto da Eav con le organizzazioni sindacali sul trattamento economico degli inidonei rappresenta un traguardo importante nell’intero panorama nazionale del Tpl. Infatti supera le previsioni contrattuali per garantire maggiore sicurezza economica ai lavoratori in caso di inidoneità fisica e al tempo stesso contiene i giusti anticorpi che garantiscono il corretto funzionamento aziendale, attraverso norme che faranno da deterrente ad un fenomeno che spesso mette in difficoltà le aziende del Tpl”. Così in una nota diffusa dal presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio. “In particolare l’accordo salvaguarda i livelli retributivi del personale che diviene, ahimè, inidoneo e riserva – ad un numero pari all’1,5 per cento della forza organica soggetta alle verifica dei requisiti fisici di cui al Dm 88/99 – una protezione anche qualora non trovino alcuna ricollocazione nell’ambito del processo produttivo. Un accordo storico quindi, che mette insieme gli interessi dell’azienda e dei lavoratori e che ha coinvolto nella firma quasi tutti i sindacati (tranne due, per motivi francamente incomprensibili), compreso l’ Orsa, che, a quanto risulta, non firmava con Eav un accordo di tale rilievo da circa dieci anni”, si evidenzia. “Con la firma del verbale di accordo, che sarà sottoposto a verifica tra un anno per valutarne gli effetti sperati ed apportare le eventuali modifiche, si chiude un capitolo annoso della contrattazione aziendale aprendo uno scenario futuro di tranquillità per i lavoratori e di certezze per la Società Eav. La direzione di Eav dimostra con questo accordo di essere sempre disponibile a valutare le esigenze dei lavoratori, soprattutto quelli delle fasce più deboli, senza pregiudizi di sorta”, conclude la nota.