Eav, De Gregorio: Domani uno sciopero inopportuno

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in foto Umberto de Gregorio, presidente Eav

“Lo sciopero in Eav di domani 9 maggio, indetto da una sola sigla sindacale (Confail, che rappresenta il dieci per cento dei dipendenti) su otto presenti in Eav, e’ uno sciopero certamente legittimo sul piano formale ma – ad opinione della direzione di Eav – inopportuno sul piano sostanziale e comunque non in grado di determinare ripensamenti da parte della Direzione”. Lo dice il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio. “Lo sciopero è indetto per un solo motivo: si contesta l’accordo del 9 febbraio scorso raggiunto faticosamente con tutte le altre sigle sindacali sulla ‘manutenzione infrastruttura trasporto ferro’. Ora, secondo la Confail, Eav dovrebbe rimettere in discussione questo accordo, per questioni certamente non vitali per la vita dell’azienda e di nessun interesse per gli utenti, per accontentare una sigla e cominciare a ridiscutere con tutte le altre sigle. Ogni sigla sindacale, a turno, potrebbe poi proclamare sciopero perche’ il nuovo accordo non gli piace”, aggiunge De Gregorio. “Sapete quanti incontri e quante ore di lavoro ci sono volute per raggiungere l’accordo del 9 febbraio scorso? Circa 11 incontri (tra ufficiali e non ufficiali) soltanto negli ultimi tre mesi, con un impegno aziendale stimato in circa 300 ore lavorative (costo stimato in circa 15 mila euro) e con circa 900 ore di permesso sindacale (costo stimato in circa 31 mila euro)”, conclude il presidente Eav.