Energia, Carbone zero al 2025: in arrivo nuovi incentivi per le auto

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in foto Paolo Gentiloni

Carbone zero nel 2025 per la produzione di energia elettrica e allo studio incentivi per svecchiare il parco auto. Sono i capisaldi della Strategia energetica nazionale presentata oggi a palazzo Chigi dal governo. Si punta inoltre al raggiungimento di una quota del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030 e del 55% su quelli elettrici. Gli investimenti complessivi aggiuntivi previsti dalla Sen 2017 ammontano a 175 miliardi al 2030: 30 miliardi per reti e infrastrutture gas ed elettrico, 35 miliardi per fonti rinnovabili e 110 miliardi per l’efficienza energetica. Oltre l’80% degli investimenti è quindi diretto a incrementare la sostenibilità del sistema energetico. «Dobbiamo arrivare a carbone zero nel 2025 per la produzione di energia elettrica», afferma il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
«L’obiettivo – spiega – è arrivare a un sistema energetico più sostenibile dal punto di vista ambientale e più competitivo dal punto di vista economico. La sostenibilità ambientale e la competitività economica sono elementi coincidenti, non sono in contraddizione. Lo facciamo pensando anche al futuro del pianeta. Nei prossimi 10-15 anni con questa strategia energetica l’Italia potrà essere un Paese più sano e più competitivo». La sfida della decarbonizzazione entro il 2025, sottolinea il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, «si può fare se c’è la fortissima convinzione degli Enti Locali a chiudere il piano infrastrutturale che è parte di questa decisione». Non può avvenire «con Regioni e Comuni che bloccano le infrastrutture», aggiunge.
«L’obiettivo – spiega ancora Calenda – è ridurre la dipendenza energetica del Paese. La Sen consente a noi non solo di gestire la transizione energetica ma gestirla con sicurezza». «Sul gas – dice – la Sen ha fatto un lavoro molto importante. Cerchiamo di ragionare su due profili: come garantirci forniture di gas in forme diversificate e cercare di prevedere qual è il prezzo del gas e quanta liquidità dare al mercato. Garantirsi fonti diversificate è una priorità dell’Italia».