Fotonica, così i Led danno nuova vita alle opere d’arte

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I Led stanno dando nuova vita alle opere d’arte, cambiando il volto anche dei musei. Perché serve una vera e propria ‘regia luminosa’ per fare apprezzare al visitatore un capolavoro così come l’artista l’ha pensato e creato. Una buona luce, inoltre, può rendere una mostra più confortevole e semplice da visitare per il turista. A confermarlo è stato un team di ricercatori italiani che ha condotto importanti esperimenti nel laboratorio di Psicofisica della Visione dell’Istituto Nazionale di Ottica Ino-Cnr di Firenze, guidato da Alessandro Farini. Studi che ora aprono nuovi scenari nella fruizione dei beni culturali italiani.

I colori di un’opera d’arte cambiano a seconda del tipo di luce utilizzata. La luce è l’elemento che permette di vedere e ci sono tanti modi di osservare il mondo perchè ci sono tanti tipi di luce” e questo “è ancora più vero oggi perché sono state inserite sul mercato nuove tecnologie come le sorgenti Led che stanno rivoluzionando il settore dell’illuminazione” spiega all’Adnkronos Elisabetta Baldanzi, fisico dell’Ino-Cnr che ha realizzato esperimenti di psico-fisica utilizzando i Led, una delle applicazioni più avanzate della fotonica, la rivoluzione tecnologica del XXI° Secolo. I Led “sono sorgenti che permettono di ottenere scenografie luminose capaci di far vedere la realtà in tutte le sue forme. Con i Led si ottengono sofisticate e raffinate soluzioni illuminotecniche fino ad oggi inimmaginabili” assicura Baldanzi.
Ed i Led – sottolinea – sono uno dei capitoli importanti della fotonica ritenuta dall’Ue una tecnologia chiave dei prossimi anni“. Tanto che, continua la scienziata italiana, “la Commissione Europea, a partire dall’Anno Internazionale della Luce 2015, ha finanziato con un milione di euro il maxi-progetto ‘Photonics4All’, nato nell’ambito di Horizon 2020, per la divulgazione scientifica e la sensibilizzare di giovani e imprese alle moderne tecnologie della luce“. “Il progetto ‘Photonics4All’ (G.A. nr 644606) – aggiunge – termina a dicembre 2016 e vede l’Italia in prima linea con numerose iniziative che hanno l’obiettivo di far conoscere all’opinione pubblica le tecnologie della fotonica, tecnologie che si traducono in significative ricadute nel quotidiano delle persone, sia sul fronte economico che in termini di qualità della vita. Ed i nostri studi sull’influenza della luce nella fruizione delle opere d’arte ne sono un esempio“.