Manifesti contro Meloni, Taglialatela presenta un esposto in Procura: Sequestrateli

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Questa mattina il movimento politico Indipendenza ha presentato alla Procura della Repubblica un esposto/denuncia per chiedere il sequestro dei manifesti contro il Governo Meloni affissi nei giorni scorsi dalla Regione in vari Comuni della Campania.

“Abbiamo presentato questo esposto contro il presidente della Regione De Luca – ha spiegato il vice segretario nazionale Marcello Taglialatela in conferenza stampa – non tanto e non solo perché c’è di mezzo l’utilizzo di fondi pubblici per scopo personale ma anche perché dire che si chiudono i pronto soccorso e che non ci sono più medici è un modo per spaventare l’opinione pubblica e vi è un reato specifico a riguardo. Per questo chiediamo al magistrato un sequestro dei cartelloni, che danno idee del tutto sbagliate rispetto a una situazione, come quella della Sanità, in cui le regioni hanno competenza esclusiva”.

Nell’esposto denuncia si legge che “molti dei messaggi riportati sui manifesti, in forma lapidaria e giammai argomentata, sono univocamente orientati a falsamente attribuire alle scelte dell’attuale Governo nazionale le conseguenze che, in materie di preminente competenza politica ed amministrativa sono, invece, delle Regioni”.

Secondo il firmatario, Marcello Taglialatela, inoltre, “le affermazioni contenute nei manifesti risultano volte a diffondere ingiustificatamente tra la gente il timore che, dalle determinazioni del governo, ne discenda nocumento alla qualità e alla quantità delle prestazioni erogate dai servizi pubblici. Tali affermazioni devono riconoscersi del tutto prive di fondamento con particolare riferimento allo stato delle prestazioni assicurate dal servizio sanitario regionale. Ne consegue che, stante quanto lamentato nel presente esposto, le condotte descritte si rivelano suscettibili di configurare fattispecie penalmente rilevanti in ordine ai reati di cui agli artt. 314 C.P. (Peculato), 476 – 479 C.P. (falso ideologico), 656 C.P. (pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), art. 658 C.P. (procurato allarme presso l’autorità), 661 C.P. (abuso della credulità popolare) e per qualsivoglia altra fattispecie di penale rilevanza che questa Ecc.ma A.G. dovesse valutare sussistente nei fatti sopradescritti”.

In conclusione: “Per tutto quanto sin qui esposto, pertanto, si chiede che questa Ecc.ma A.G. voglia valutare di disporre il sequestro preventivo delle affissioni costituendo le stesse corpo del reato o cosa mediante la quale gli illeciti risultano portati a perfezionamento”.