**Myanmar: Soliani (Associazione Amicizia Italia–Birmania), ‘rischio guerra civile’**

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Roma, 1 mar. (Adnkronos) – Myanmar. Continuano le proteste e gli interventi delle forze di sicurezza, all’indomani del giorno più sanguinoso dal golpe del primo febbraio. E’ passato un mese. Aung San Suu Kyi resta agli arresti. E per lei, ‘The Lady’, arrivano nuove accuse durante un’udienza in collegamento video. E’ sembrata in “buona salute”, ha fatto sapere la difesa che ha potuto vederla. “E’ un confronto estremo tra il Tatmadaw, l’esercito, i golpisti, un regime che ha tenuto sotto il tallone il Paese per decenni e un sentimento di democrazia che non è più soltanto di Aung San Su Kyi, ma è di un intero popolo”, dice all’Adnkronos Albertina Soliani, già presidente dell’Associazione parlamentare Amici della Birmania e nel direttivo dell’Associazione per l’amicizia Italia Birmania-Giuseppe Malpeli. Racconta di aver incontrato diverse volte Aung San Suu Kyi dal 2013, l’ultima nel febbraio dello scorso anno, e di “non mi stupirsi affatto che tutto il popolo sia per le strade, rifiutando il golpe anche a costo di morire”.