Regione, Consiglio occupato dai 5 Stelle. De Luca: Propaganda ai danni della gente

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Un’occupazione vera e propria del consiglio regionale, quella andata in scena oggi ad opera del Movimento 5 Stelle. Con tanto di rissa e fine anticipata dei lavori. Prima dell’inizio dell’assemblea, la presidente del gruppo, Valeria Ciarambino, e gli altri sei consiglieri pentastellati avevano occupato i banchi della presidenza. Motivo del contendere: i 5 Stelle chiedono le dimissioni del governatore Vincenzo De Luca e denunciano la mancata adesione dell’opposizione di centrodestra alla propria mozione di sfiducia nei suoi confronti per le recenti vicende giudiziarie che hanno colpito lui, il suo ex braccio destro Nello Mastursi, il funzionario del Santobono Guglielmo Manna e sua moglie Anna Scognamiglio, giudice del collegio che a luglio ha sospeso gli effetti della legge Severino su De Luca. Polemica anche sul tema dell’acqua pubblica, proprio oggi che la maggioranza portava in aula la nuova legge sulla gestione del ciclo delle acque. Con i 5 Stelle, i comitati per l’acqua pubblica, capitanati da padre Alex Zanotelli, che al grido di “acqua pubblica, acqua pubblica” davano man forte al clima di forte tensione in cui si è svolta l’assemblea regionale.
Dopo una prima sospensione (saranno quattro in tutto) e una conferenza dei capigruppo, il presidente del Consiglio, Rosa D’Amelio, decide di far partire finalmente i lavori, sovrastata dai cartelli e dalle urla dei pentastellati. Un minuto di silenzio e un messaggio di solidarietà della presidente per il popolo francese, colpito dagli attentati di Parigi, per pochi minuti ha riportato la calma nell’aula. Ma quando si è passati alla votazione sul provvedimento riguardante il ciclo delle acque, la bagarre ha raggiunto il suo apice. La nuova legge viene approvata a colpi di maggioranza, la tensione sale alle stelle quando Maria Muscarà, consigliere del movimento fondato da Beppe Grillo, allunga le mani sul tavolo della D’Amelio, strattonandola nel tentativo di strapparle il microfono e i fogli del provvedimento appena approvato.
In seguito a questo episodio, la presidente sarà colta da malore e dovrà abbandonare la direzione dei lavori per essere visitata dai medici allertati dal 118. Dopo vari tentativi di riprendere il dibattito, Tommaso Casillo, subentrato alla presidente nella guida del consiglio, decide di mettervi fine.  Grande assente oggi proprio De Luca che, chiuso nelle sue stanze in attesa degli sviluppi della vicenda, ha preferito non prender parte ai lavori e ha scelto Twitter per dire la sua su quanto accaduto oggi: “Una giornata intera perduta per nulla a causa delle sceneggiate dei 5 Stelle senza poter rendere le mie dichiarazioni. Non succederà più.
C’è chi parla e chi decide – incalza il governatore – chi fa propaganda e chi risolve i problemi della gente”. Sulla legge contestata dai 5 Stelle e dagli attivisti presenti in aula: “La nuova legge trasferisce i poteri di gestione ai Comuni, consente di razionalizzare i servizi, di dare risposta a migliaia di famiglie e di imprese che soprattutto nell’area vesuviana hanno vissuto condizioni di incertezza o di oppressione. Siamo stati eletti per cambiare tutto e cambieremo tutto. Al di là dell’episodio sgradevole e vergognoso, abbiamo approvato una legge importantissima”. Da parte sua, il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro definisce “irresponsabili e irrispettosi gli atteggiamenti del M5S. È chiaro – sottolinea – che fanno squadra con De Luca, pur fingendo di opporvisi”.