Sace: -5 miliardi export per rischi 2015

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(ANSA) – GENOVA, 16 MAR – L’aumento dei rischi sui mercati internazionali si è tradotto nel 2015 in oltre 5 miliardi di euro di minore export per l’Italia. E’ quanto emerge dalla “Mappa dei rischi 2016” presentata a Genova dalla Sace, società assicurativo finanziaria del gruppo Cdp (Cassa depositi e prestiti). Ma ci sono anche opportunità e mercati che si riaprono e potranno consentire di recuperare 31 miliardi di export entro il 2019. La Cina presenta opportunità a medio e lungo termine, l’India è tornata a crescere, ci sono mercati vicini come Polonia e Repubblica Ceca, poi Colombia, Perù, Filippine e l’Iran dopo la sospensione delle sanzioni. “Le principali incognite per il 2016, fattori di rischio che possono trasformarsi in perdite sono i bassi prezzi delle materie prime – spiega Alessandro Terzulli, capo economista Sace -, l’aumento del debito anche nei paesi emergenti e il ritorno dei rischi geopolitici. Il terrorismo, si stima, è costato in un anno circa 64 miliardi di dollari, il pil di un paese piccolo”.
   

(ANSA) – GENOVA, 16 MAR – L’aumento dei rischi sui mercati internazionali si è tradotto nel 2015 in oltre 5 miliardi di euro di minore export per l’Italia. E’ quanto emerge dalla “Mappa dei rischi 2016” presentata a Genova dalla Sace, società assicurativo finanziaria del gruppo Cdp (Cassa depositi e prestiti). Ma ci sono anche opportunità e mercati che si riaprono e potranno consentire di recuperare 31 miliardi di export entro il 2019. La Cina presenta opportunità a medio e lungo termine, l’India è tornata a crescere, ci sono mercati vicini come Polonia e Repubblica Ceca, poi Colombia, Perù, Filippine e l’Iran dopo la sospensione delle sanzioni. “Le principali incognite per il 2016, fattori di rischio che possono trasformarsi in perdite sono i bassi prezzi delle materie prime – spiega Alessandro Terzulli, capo economista Sace -, l’aumento del debito anche nei paesi emergenti e il ritorno dei rischi geopolitici. Il terrorismo, si stima, è costato in un anno circa 64 miliardi di dollari, il pil di un paese piccolo”.