Scienza, acciaio e pneumatici a fine vita: nasce la gomma riciclata dagli scarti

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(foto da Pixabay)

Dalla combinazione di scarti di acciaio e pneumatici a fine vita ricercatori di Enea e Universita’ degli Studi di Brescia hanno ottenuto una gomma riciclata adatta per nuove produzioni industriali come tappetini per l’isolamento acustico o antivibranti. I risultati, pubblicati sulla rivista internazionale Journal of reinforced plastics and composites, sono frutto di una collaborazione per l’uso efficiente e la gestione sostenibile delle risorse attraverso il nuovo Laboratorio ‘Tecnologie per la sostenibilità del Dipartimento Enea di Sostenibilità’ dei Sistemi Produttivi e Territoriali, istituito presso l’Universita’ degli Studi di Brescia (UNIBS). “Con questo lavoro gettiamo le basi per concretizzare un’azione di simbiosi industriale tra due settori tradizionalmente dissimili, ovvero l’acciaio e la gomma, in una Regione come la Lombardia, dove si trovano i maggiori produttori di acciaio da forno elettrico e, di conseguenza, ingenti quantita’ di scoria da valorizzare”, spiega Marco La Monica, economista del Laboratorio Enea di Valorizzazione delle risorse nei sistemi produttivi e territoriali. “Partendo da un’analisi del contesto territoriale e dei settori produttivi – continua – siamo stati in grado di individuare possibili flussi simbiotici tra aziende di settori diversi”. Un processo di lavorazione a freddo e senza l’aggiunta di additivi ha permesso finora di produrre sottili fogli di gomma (dello spessore di 1 millimetro) che presentano, dalle prime analisi al microscopio elettronico, caratteristiche di compattezza e coesione. “Per valutare le proprieta’ di questo nuovo materiale, abbiamo unito all’ingrediente base, la polvere di pneumatico, quantita’ via via crescenti di scorie di acciaio e abbiamo riscontrato una riduzione del coefficiente di attrito e un aumento della rigidezza. Inoltre, il contenuto di ossido di ferro (circa il 40% in peso) proveniente dalla scoria d’acciaio ha conferito alla gomma riciclata proprieta’ magnetiche e una maggiore conducibilita’ termica che la rende interessante per applicazioni dove serve dissipare il calore”, spiega Anna Gobetti, assegnista post-doc dell’Universita’ di Brescia.