Unione Industriali Napoli, ecco “Progettare Futuro”: accordo triennale con Intesa Sanpaolo

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È stato presentato oggi a Napoli, con la collaborazione dell’Unione Industriali Napoli, l’accordo triennale tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo
“Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’.
La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali 10 miliardi destinati alle imprese di questo territorio, viene presentata dentro i luoghi deputati ad accogliere e far proprie le finalità dell’accordo: l’impresa. Alla presentazione nella sede della A. Abete S.r.l., realtà leader nel settore aerospaziale che ha già adottato soluzioni in ottica Industria 4.0, hanno partecipato Ambrogio Prezioso, presidente Unione Industriali Napoli, Francesco Guido, direttore generale Banco di Napoli e direttore regionale Intesa Sanpaolo, Gianluigi Viscardi, vice presidente Confindustria Piccola Industria, Gianluigi Venturini, direttore commerciale imprese per Intesa Sanpaolo e Giovanni Abete, Amministratore A. Abete S.r.l. I lavori sono stati introdotti e moderati da Nando Santonastaso, giornalista economico de Il Mattino.
Per l’industria italiana, costituita soprattutto da PMI, lo sviluppo di Industria 4.0 e il relativo Piano del Governo possono essere la strada per recuperare competitività e per creare nuovi posti di lavoro grazie a elevate competenze, nuovi modelli di business e tecnologie innovative. Le opportunità di sviluppo per le realtà aziendali che riusciranno a cogliere questa sfida sono enormi, ma richiedono un intervento a tutto tondo, con investimenti in capitale fisso e immateriale, soprattutto in ricerca, innovazione e formazione, nonché trasformazioni organizzative e una continua attenzione alle evoluzioni in corso. Occorre partire subito perché le tecnologie sottostanti Industry 4.0 necessitano di 10-15 anni per raggiungere la completa maturità nel mercato ed essere pienamente efficienti. Paolo Minucci Bencivenga, vice presidente Unione Industriali Napoli per lo Sviluppo associativo, il Credito e le Reti d’impresa: “Siamo molto interessati alle prospettive e alle opportunità derivanti dall’Accordo ‘Progettare il Futuro’. In particolare, l’Unione Industriali è impegnata con determinazione alla promozione di condizioni favorevoli alla diffusione della rivoluzione digitale attraverso l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi. Non a caso abbiamo riservato a Industria 4.0 il primo degli eventi programmati per celebrare il Centenario dell’Associazione. Ma la nostra azione non si esaurisce in un episodio, per quanto importante. Ci siamo candidati, con il sistema confindustriale regionale, a creare un Digital Innovation Hub. In tale scenario risorse e strumenti resi disponibili dall’accordo fra Confindustria e Intesa Sanpaolo potranno facilitare e contribuire a dare concretezza alla nostra opera di sensibilizzazione e diffusione di una moderna cultura d’impresa”. Francesco Guido, direttore regionale di Intesa Sanpaolo e direttore generale Banco di Napoli: “Seppure in un quadro economico migliorato rispetto al passato dobbiamo registrare come non vi sia ancora un’adeguata ripresa degli investimenti produttivi. È un problema globale, ma che in Italia è particolarmente avvertibile vista la piccola dimensione e conseguente scarsa patrimonializzazione delle nostre PMI. L’accordo che presentiamo oggi vuole aiutare le aziende italiane a migliorare la loro capitalizzazione e a cogliere le grandi opportunità che la digitalizzazione e i nuovi scenari offerti dalla quarta rivoluzione industriale offrono. Azioni che richiedono investimenti sia finanziari che nel capitale umano. Intesa Sanpaolo ha di recente lanciato il Progetto Filiere che va nella direzione di agevolare la richiesta ed il costo del credito per tutte quelle aziende fornitrici di un progetto produttivo.” Gianluigi Viscardi, vice presidente Confindustria Piccola Industria: “La rivoluzione connessa al 4.0 ha una portata globale e riguarda ogni settore economico e ogni ambito sociale. Per chi è in grado di intercettare rapidamente i cambiamenti in corso si aprono nuove importanti opportunità. A fare la differenza, infatti, sarà la capacità di anticipare le richieste del mercato, modificando di conseguenza i prodotti e i processi, ridisegnando su misura per il cliente le strategie aziendali e i modelli di business. Per le nostre imprese, anche se piccole e già competitive, è quanto mai strategico lavorare per aumentare la capacità innovativa, investendo in tecnologie, in capitale umano, innovando a tutto tondo, contaminandosi con nuove idee e confrontandosi con gli altri attori del cambiamento per tracciare insieme il futuro del manifatturiero italiano. In questo contesto il Piano Nazionale Industria 4.0 mette già a disposizione, anche se con una finestra temporale limitata, molte agevolazioni che possono sostenere la transizione e l’evoluzione delle imprese che hanno la volontà di investire. Occorre sfruttarle in tempo”.