‘Il Giorno’ compie 60 anni

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Compie 60 anni il quotidiano Il Giorno. Alla presentazione delle iniziative di festeggiamento, al Circolo della Stampa di Milano, la storica testata diretta da Giancarlo Mazzuca ha raccolto gli auguri del sindaco Giuliano Pisapia e del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che si sono detti assidui lettori.

Secondo Pisapia, è stata “l’innovazione” a far crescere il quotidiano oggi di proprietà della famiglia Riffeser, ma soprattutto la sua capacità di raccontare le storie cittadine ignorate da altri. “Il Giorno ha accompagnato tutta la mia vita, quella personale, quella professionale e quella pubblica – ha detto -. La mia famiglia è stata da sempre abbonata a due giornali. L’Italia, che voleva mia nonna molto cattolica, e il Giorno, che era punto di riferimento di noi 7 fratelli, con la corsa al mattino per andare a prenderne in portineria la copia”.

Maroni, che è di Lozza, alle porte di Varese, ha osservato che “Il Giorno nella provincia lombarda è un punto riferimento fondamentale, nonostante ci siano molti giornali locali, ed è una buona notizia per la libertà di stampa”. Dopo aver definito “una posizione coraggiosa”, quella dell’editore, il governatore ha ricordato un episodio fondamentale per la crescita del suo movimento, la Lega.

“Quando venne eletto il primo sindaco leghista di Varese, nel gennaio 1993 – ha raccontato Maroni -, io ero segretario cittadino della Lega e la sera che ho deciso di fare l’accordo con l’allora Pds del mio amico Daniele Marantelli c’era una persona con cui mi consultai e mi disse di andare avanti: Ezio Motterle, il giornalista del Giorno, con cui condivisi un panino, un amico ma soprattutto una persona seria che conosce bene il territorio”.

Compie 60 anni il quotidiano Il Giorno. Alla presentazione delle iniziative di festeggiamento, al Circolo della Stampa di Milano, la storica testata diretta da Giancarlo Mazzuca ha raccolto gli auguri del sindaco Giuliano Pisapia e del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che si sono detti assidui lettori.

Secondo Pisapia, è stata “l’innovazione” a far crescere il quotidiano oggi di proprietà della famiglia Riffeser, ma soprattutto la sua capacità di raccontare le storie cittadine ignorate da altri. “Il Giorno ha accompagnato tutta la mia vita, quella personale, quella professionale e quella pubblica – ha detto -. La mia famiglia è stata da sempre abbonata a due giornali. L’Italia, che voleva mia nonna molto cattolica, e il Giorno, che era punto di riferimento di noi 7 fratelli, con la corsa al mattino per andare a prenderne in portineria la copia”.

Maroni, che è di Lozza, alle porte di Varese, ha osservato che “Il Giorno nella provincia lombarda è un punto riferimento fondamentale, nonostante ci siano molti giornali locali, ed è una buona notizia per la libertà di stampa”. Dopo aver definito “una posizione coraggiosa”, quella dell’editore, il governatore ha ricordato un episodio fondamentale per la crescita del suo movimento, la Lega.

“Quando venne eletto il primo sindaco leghista di Varese, nel gennaio 1993 – ha raccontato Maroni -, io ero segretario cittadino della Lega e la sera che ho deciso di fare l’accordo con l’allora Pds del mio amico Daniele Marantelli c’era una persona con cui mi consultai e mi disse di andare avanti: Ezio Motterle, il giornalista del Giorno, con cui condivisi un panino, un amico ma soprattutto una persona seria che conosce bene il territorio”.