Addio a Ray Nelson, l’autore di fantascienza che inventò il cappellino con l’elica

258

Lo scrittore statunitense Ray Nelson, autore di fantascienza, collaboratore di Philip K. Dick, è morto all’età di 91 anni. L’annuncio della scomparsa, avvenuta per cause naturali, è stato dato dalla famiglia. Come autore di fantascienza, Nelson ha esordito nel 1963 con il racconto lungo “Turn off the Sky”, tradotto in italiano con il titolo “Spegnere il cielo” nella collana Urania Mondadori. Nello stesso anno pubblicò un altro racconto lungo di grande successo, “Eight O’Clock in the Morning”, pubblicato in italiano come “Alle otto del mattino” da Perseo Libri, che ha ispirato il film di fantascienza “Essi vivono” (1988) del regista John Carpenter. Nel 1967 apparve il suo primo romanzo, “The Ganymede Takeover”, scritto in collaborazione con Philip K. Dick, riscoperto grazie al film “Blade Runner” (1982), liberamente tratto dal suo romanzo “Il cacciatore di androidi”: in italiano Urania Mondadori ha pubblicato il romanzo con il titolo “L’ora dei grandi vermi”, di recente riproposto da Fanucci Editore con il titolo “La conquista di Ganimede”. Nelson si è cimentato anche con il genere horror, come testimonia il romanzo “Valzer triste” (Garden Editoriale), anche se per tutta la vita ha continuato a scrivere di fantascienza. “Blake’s Progress” (1975) vede il poeta William Blake viaggiare nel tempo. La fama più grande di Ray Nelson è, tuttavia, estranea alla narrativa ed è quella di inventore del cappellino ad elica quando era ancora al liceo, vendutissimo negli anni 60-70. Diceva lo scrittore: “Secoli dopo che tutti i miei scritti saranno stati dimenticati, in qualche angolo lontano della galassia, un berretto con l’elica continuerà a girare”. Nato il 3 ottobre 1931 a Schenectady, nello stato di New York, Nelson negli anni Cinquanta si trasferì a Parigi, dove conobbe Allen Ginsberg, Gregory Corso e William Burroughs, tra gli altri esponenti di spicco della Beat Generation e gli esistenzialisti Jean Paul Sartre, Boris Vian e Simone de Beauvoir. In seguito è stato coeditore di Miscellaneous Man, la prima piccola rivista letteraria “beatnik”. A Parigi lavorò con Michael Moorcock per far uscire di nascosto dalla Francia i libri di Henry Miller. Sempre in Francia ha conosciuto e sposato Kirsten Enge, una ragazza norvegese, scomparsa nel 2011. A Parigi è nato nel 1958 suo figlio Walter Trygve. Dopo essere tornato negli Stati Uniti con la sua nuova famiglia all’inizio degli anni ’60, Nelson si dedicò alla narrativa.