Appalti, è boom di progettazione: nel 2017 bandi per 856 milioni

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Bilancio decisamente positivo per la progettazione nel 2017: 3.547 bandi con un valore di 856,2 milioni di euro (+26,6% in numero e +149,7% in valore rispetto al 2016). Lo rileva l’Osservatorio Oice/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura, secondo cui il valore complessivo messo in gara nel 2017 ha superato, per la prima volta da quando e’ iniziata la rilevazione del mercato nel 1996, il miliardo di euro, toccando, con 6.042 gare, quasi 1,2 miliardi di euro, +17,1% in numero e un +56,4% in valore sul 2016. Dicembre chiude con dati fortemente in crescita, grazie anche alle 35 gare bandite dall’Anas: le gare bandite sono state 327, per un importo di 146,1 milioni di euro; rispetto al mese di novembre, il numero complessivo sale del 13,5% e il loro valore cala del 34,7%; il confronto con dicembre 2016 vede incrementi del 34,6% in numero e del 319,0% in valore. Senza le 35 gare dell’Anas (che con un valore totale di 104,7 milioni raccolgono piu’ del 71% di quanto messo in gara) il valore dei bandi di sola progettazione sarebbe stato di 41,4 milioni, pari a +18,8% su dicembre 2016. Nell’ultimo bimestre l’Anas ha pubblicato 67 gare con un valore di 301,0 milioni che rappresenta l’81,3% dei 370,1 milioni di euro di valore complessivo per servizi di sola progettazione nel bimestre.
“Registriamo una chiusura d’anno del mercato veramente esplosiva anche grazie ad Anas – ha dichiarato Gabriele Scicolone, presidente Oice, l’associazione delle organizzazioni di ingegneria e architettura aderente a Confindustria – per i prossimi mesi dobbiamo aspettarci che il mercato continui a crescere, sempre che la campagna elettorale e i problemi di assetto politico che potrebbero seguire non rallentino l’attivita’ della pubblica amministrazione, come in alcuni casi e’ successo in passato, ma come non ci si dovrebbe attendere da un paese maturo quale il nostro. Da questo punto di vista i risultati altamente positivi determinati dalla riforma del Codice devono essere consolidati attraverso l’accelerazione nella fase di attuazione, cosa che scaricherebbe finalmente il beneficio anche sulle imprese di costruzione. Se le assicurazioni del Governo si tradurranno in realta’ con il varo, necessariamente rapido, di importanti testi come quello sui livelli di progettazione, sulle commissioni giudicatrici e sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, siamo certi che i risultati potranno essere ancora migliori nel 2018. Presupposto, pero’, di un 2018 migliore – ha continuato il presidente Oice – e’ che si tenga la barra dritta sulla centralita’ del progetto esecutivo, senza alcuna pericolosa marcia indietro”.