Euro a picco, Btp a 10 anni a minimi storici sotto 2%

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A cura di Antonio Arricale Euro a picco a nuovi minimi di due anni (1,2323 dollari) dopo il calo degli indici Pmi sulle economie di Francia e Germania, che innesca attese crescenti A cura di Antonio Arricale Euro a picco a nuovi minimi di due anni (1,2323 dollari) dopo il calo degli indici Pmi sulle economie di Francia e Germania, che innesca attese crescenti per un intervento della Bce. L’attività economica tedesca a novembre scende a 51,2 (attesa una conferma del 52,1 di ottobre). La Francia scende a 47,9, in contrazione. Il rendimento del Btp decennale scende per la prima volta sotto il 2% segnando un nuovo minimo storico sulle attese di interventi da parte della Bce. Il differenziale con il Bund tedesco è a 126 punti base. Borse asiatiche La debolezza dello yen sostiene il Nikkei registrato, questa mattina, in crescita per il terzo giorno consecutivo con i prezzi che si sono attestati a 17720 punti (+0,32%). La debolezza dello yen sta sostenendo la borsa nipponica in virtù di una economia basata prevalentemente sull’export; il cambio contro dollaro si muove in prossimità dei minimi degli ultimi 7 anni. Il perentorio calo del prezzo del greggio sta inoltre aiutando comparti come quello dei trasporti aerei e marittimi che negli ultimi giorni sono apparsi particolarmente effervescenti. Positivo anche il settore automobilistico dopo i recenti dati americani che hanno mostrato una crescita del 4,6% nelle vendite di auto a novembre. Le case nipponiche hanno battuto le previsioni, le vendite di Toyota sono infatti salite del 3% a fronte di un valore atteso pari a +2,1%, quelle di Honda Motor hanno fatto segnare un +4,6% contro un +4,3% atteso, mentre quelle di Nissan sono scese del 3,1% a fronte di attese pari a -5%. Sul fronte macroeconomico da segnalare che il Purchasing manufacturers’ index (Pmi) dei servizi stilato da Markit è tornato sopra la soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione. Il dato relativo allo scorso mese ha segnato infatti una lettura di 51,2 punti dopo il crollo a 48,7 punti di ottobre (dal massimo in 16 mesi di 52,5 punti in settembre). So pra quota 50 anche il Pmi composite, salito a 50,6 punti in novembre da 49,5 di ottobre (dopo i massimi del precedente semestre a 52,8 punti in settembre). In Cina a novembre, il dato mensile del Purchasing managers index (Pmi) nel settore dei servizi stilato da Hsbc/Markit è migliorato leggermente, restando ampiamente sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione. Nel mese, infatti, il dato ha segnato una lettura a 53,0 punti contro 52,9 punti di ottobre (53,5 in settembre e 54,1 in agosto). L’indice Pmi composite è rimasto sopra la soglia di 50 punti per il settimo mese consecutivo ma è calato a 51,1 punti da 51,7 punti di ottobre (52,3 punti in settembre). L’Ufficio nazionale di statistica della Cina ha diffuso infine il dato relativo all’indice dell’attività non manifatturiera che in novembre è cresciuto marginalmente nel Paese a 53,9 punti da 53,8 punti di ottobre (54,0 punti in settembre). Contrastate le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong in calo dello 0,6%, Shanghai guadagna lo 0,5% mentre Seul ha chiuso in rialzo dello 0,21%. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,58%, l’S&P500 lo 0,64% e il Nasdaq Composite lo 0,60%. I listini azionari a stelle e strisce si sono avvantaggiati di alcune notizie sul fronte M&A e del dato macroeconomico pubblicato in giornata. Inoltre le vendite di auto nel mese di novembre sono state superiori alle attese. La spesa per le costruzioni e’ cresciuta nel mese di ottobre dell’1,1%, in netto miglioramento rispetto alle attese degli economisti fissate su un incremento dello 0,6%. Inoltre e’ stato rivisto al rialzo il dato di settembre da -0,4 a -0,1%. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta poco mosse. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,2%, il Ftse100 di Londra lo 0,05% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,1%. Sotto la parità il Cac40 di Parigi (-0,05%). Le principali Borse europee ieri hanno chiuso la seduta in ordine sparso. La Borsa di Londra, la migliore nel Vecchio continente, ha terminato gli scambi in rialzo dell’1,29% a 6.742,10 punti, mentre il Cac40 ha chiuso la seduta con rialzi moderati e pari allo 0,25% a 4.3388,3. Segno meno, invece, per la Piazza finanziaria di Francoforte con il Dax che ha fermato le lancette a 9.934,08 (-0,30%) dopo essere tornato nel corso della giornata sopra la soglia dei 10 mila punti a ridosso dei massimi storici toccati lo scorso giugno. In una seduta poco densa di market mover nella zona euro, l’attenzione del mercato è già rivolta alla riunione della Banca centrale europea (Bce), in programma giovedì 4 dicembre, con gli operatori che si interrogano sul possibile annuncio di nuove misure straordinarie. Italia Il Ftse Mib segna +0,13%, il Ftse Italia All-Share +0,13%, il Ftse Italia Mid Cap +0,14%, il Ftse Italia Star +0,39%. Ieri Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta altalenante con gli investitori proiettati alla riunione di giovedì della Bce. Investitori che si trovano ad affrontare il tonfo dei prezzi del petrolio che potrebbe favorire un’ulteriore discesa dell’inflazione, che aumenta il pressing sulla Bce. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,47% a 19.780 punti. La notizia di giornata è il crollo di Saipem (-10,84% a 10,03 euro) dopo lo stop della Russia al progetto South Stream, il gasdotto che doveva collegare la penisola di Crimea con la Bulgaria per trasportare il gas russo in Europa. Tonica invece FCA (+2,94% a 10,50 euro) che ha accelerato dopo il dato sulle immatricolazioni di Chrysler, che ha visto le vendite negli Stati Uniti crescere del 20% su base annua, mettendo a segno il miglior novembre dal 2001. È salita Finmeccanica (+1,83% a 7,76 euro) dopo le ultime indiscrezioni di stampa sulla cessione del polo trasporti. Positiva anche Mediaset (+1,06% a 3,238 euro) dopo le stime diramate da Mediaset Premium che prevede di archiviare il 2014 con un utile operativo di 19 milioni di euro, una cifra superiore alle attese degli analisti. Positivi i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato lo 0,37% a 10,72 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,84% a 5,605 euro, Popolare di Milano l’1,23% a 0,576 euro, Intesa SanPaolo lo 0,25% a 2,406 euro, Ubi Banca l’1,99% a 6,13 euro, Unicredit l’1,11% a 5,87 euro.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 3 dicembre 2014 02:00 CINA Indice PMI servizi nov; 02:45 CINA Indice PMI servizi HSBC nov; 09:15 SPA Indice PMI servizi nov; 09:45 ITA Indice PMI servizi nov; 09:50 FRA Indice PMI servizi nov; 09:55 GER Indice PMI servizi nov; 10:00 EUR Indice PMI composito nov; 10:00 EUR Indice PMI servizi nov; 10:30 GB Indice PMI servizi nov; 11:00 EUR Vendite al dettaglio ott; 14:15 USA Nuovi occupati (ADP) nov; 14:30 USA Indice costo unitario del lavoro T3; 14:30 USA Indice produttività del lavoro T3; 15:45 USA Indice Markit PMI servizi nov; 16:00 USA Indice ISM non manifatturiero nov; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati; 20:00 USA Beige Book (Fed).