Ferrieri (Confapi Napoli): Siamo come malati intubati, se lo Stato non ci dà l’ossigeno siamo destinati a morire

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in foto Antonio Ferrieri

“Indubbiamente stiamo affrontando in questo momento storico, noi come tutti, un problema totalmente nuovo, che non consente di avere certezze e per questo è più difficile da combattere”. Così Antonio Ferrieri, patron di “Cuori di sfogliatella” e delegato all’agroalimentare di Confapi Napoli. “Il lockdown è un danno forse irreparabile. Fermare totalmente un’azienda, non consentendole di far fronte alle tante spese previste, può portare a una sola conclusione. Noi siamo chiusi da quasi due mesi e ci troviamo di fronte all’accumulo di problemi quali i costi fissi, il personale, le tasse, i fitti. E il fatto che la cassa integrazione per i dipendenti non sia ancora partita crea solo ulteriore sconforto. Sono tante le cose che non sono state chiarite da uno Stato mancante sotto tanti aspetti. L’unica cosa che sappiamo è che anche la fase 2 sarà molto problematica, soprattutto per tutte le restrizioni che ancora ci saranno. E che vedrà un’attività come la nostra, che vende un prodotto “povero”, che non può usufruire di un’entrata continua e di massa di persone, ulteriormente danneggiata”. A rendere ancora più pesante il colpo subito sono senza dubbio i problemi che dovrà affrontare il comparto turistico: “Negli ultimi cinque anni abbiamo avuto un incremento esponenziale di turisti e questo ha portato ovviamente noi imprenditori a investire ulteriormente in nuove attività e punti vendita. Dopo questo terremoto, ovviamente, ci è crollato il mondo addosso e ci troviamo di fronte a un futuro tutto da definire”. “Le nostre aziende – ha concluso Ferrieri – oggi sono come dei malati intubati. Se lo Stato ci darà l’ossigeno necessario potremo salvarci, altrimenti firmerà la morte di tante attività e di tante famiglie”.