L’arrivo del pricipe ereditario Hirohito a Napoli e Torre del Greco

17 Luglio del 1921 Il popolo di Napoli accolse con travolgente entusiasmo il Principe Ereditario dell’Impero del Sol levante.

L’Erede della dinastia del Sole tornando al suo lontano paese, giovane d’anni e ricco di gloria, porterà come Egli disse, alle autorità pervenute ad ossequiarlo un commosso e festoso ricordo delle ore trascorse nel Golfo di Napoli ed in particolare a Torre del Greco, meglio conosciuta come città del corallo e del commercio con il Giappone.

Alle 11.30 giunsero in automobile scortati dai drappelli dei Carabinieri a cavallo, le autorità militari, tutti in alta uniforme, e con decorazioni i primi a scendere il Duca di Spoleto con S. E. il Generale Albricci comandante il nostro corpo d’armata, seguivano l’ammiraglio Del Bono comandante del pt.marittimo l’ammiraglio Salazar ed infine l’Ammiraglio Acton il comandante della divisione militare generale Conte Porta e il Generale Balstrocchi ed andarono ad assumere il comando delle truppe alleate in servizio d’onore lungo il corso Umberto I fino al Reale arsenale di Marina.

Alle 12.00 in punto l’arrivo puntuale del treno imperiale, che pochi secondi dopo entrava in stazione.

Era composto da sei vetture, nel centro quella imperiale addobbata con lusso orientale.

La locomotiva che ospitava il Principe Hirohito era sormontata da trofei di bandiere italiane e giapponesi.

Il Sindaco di Napoli Geremicca, porse in Francese all’ospite Augusto Principe il saluto di Napoli che ha accolto come fratelli i figli del Giappone che insieme agli italiani versarono il loro sangue per il trionfo delle libertà sulle barbarie.

S.A. Hirohito rispose ringraziando ed aggiunse che di questa sua permanenza in Italia egli porta con sé un alto grado di gentilezza, un bel ricordo e fu convinto che il senso di amore d’umanità, di civiltà e di poesia del popolo napoletano che cementa le due nazioni, saranno sempre più forte nell’avvenire.

Terminò gridando “viva l’Italia” e i napoletani non mancarono di ricambiare con un viva il Giappone.

Lungo il percorso per le strade cittadine, la folla andò sempre di più addensandosi, dietro i duplici cordoni di truppe della fanteria.

Alle finestre sventolavano grosse bandiere dai colori nazionali e magnifici arazzi di colore rosso addobbarono le finestre del palazzo delle borsa e degli Alberghi.

Fu tantissimo il fervido entusiasmo di Napoli per l’arrivo di S.A. I. Hirohito.