La minaccia dello stereotipo

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Il passare del tempo, il progresso tecnologico, le molteplici innovazioni fatte fino ad ora non sempre combaciano con l’evoluzione umana. Al contrario, andando avanti noi retrocediamo e la tanto attesa mentalità aperta sembra un obiettivo irraggiungibile, mentre quella chiusa dà segni sempre più chiari della sua esistenza e del suo manifestarsi in cattiveria.

Proprio recentemente questa manifestazione si è riscontrata in un Filixbus da parte di una signora che ha esteriorizzato il suo dissenso all’idea che un senegalese potesse sedersi affianco a lei procurando imbarazzo ai passeggeri e lacrime al ragazzo. Lacrime dovute a pregiudizio e ignoranza.

Può un colore della pelle, una provenienza, uno stile diverso fare di te quel che sei? Puoi essere bianco e nessuno si accorgerà dei tuoi comportamenti sbagliati. Ma se hai un colorito diverso tutto quello che dici e che fai verrà interpretato come qualcosa di estremamente strano e inaccettabile.

Tutto questo per qualcosa che conosciamo solo all’apparenza.

Come possono aver autostima di se stessi, gli immigrati, se vengono continuamente sottovalutati? In psicologia esiste un effetto definito che spiega esattamente quanto influisce il giudizio della gente sulle nostre prestazioni.

Se so di essere uno stereotipo negativo, verrò condizionato e mi comporterò inconsciamente come gli altri credono che mi comporterò. Diventiamo col tempo quello che gli altri si aspettano da noi.

Non conviene pertanto giudicarci tutti positivamente affinchè le nostre azioni possano aderire a questo modello?

Ma se a condizionare le nostre idee è il colore della pelle siamo in balia del pregiudizio e ancor più dell’ignoranza. E per l’ignoranza non c’è rimedio.