Mentre se ne celebrava il funerale a Vicenza e l’Italia lo piangeva, gli sciacalli saccheggiavano la sua casa in Toscana

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Che schifo! Come ci siamo ridotti così? Eppure fino a poco tempo fa eravamo un popolo di eroi, poeti, santi, navigatori e tant’altro. Questa volta il governo non c’entra e nemmeno i clandestini. Forse le responsabilità sono di leggi troppo permissive che non intimoriscono più i ladri. Votano anche loro e accampano diritti. Non sono credenti ma neppure superstiziosi. Un tempo non si rubava ai morti. Non per rispetto, ma per la paura di riceverne visita nel sonno. Magari è anche colpa nostra che, corrotti e spregiudicati, rubiamo ai vivi con la coscienza sporca che sporca tutte le altre.

Negli assembramenti prevalgono ignoranza e presunzione. Gli italiani sfidano il Covid, la miseria e anche la morte
La politica ormai è sempre di parte. Oggi persino i cadaveri di Covid sono di destra o di sinistra. C’è chi difende la vita e chi stoltamente la sfida. Prevale la voglia di socializzare e di guadagnare. Col bollettino dei decessi c’è anche quello del PIL in discesa. Come mai non è attivo durante la pandemia? Era la guerra a farci apprezzare di essere vivi. Gioivamo tra macerie e miseria. Perché c’eravamo ancora. Oggi non ci sono nemmeno ideali e ci riteniamo immortali.. Sono morti assieme alle speranze nel futuro. Povera gente che non ha dubbi. Crede che la libertà consista nel derogare alle regole

Non bastano i tramonti per crederci nel paradiso terrestre. È il valore di una donna a rendere suggestiva la Sicilia
Di migliori ne nascono anche al Sud. Ma purtroppo poi si trasferiscono. Dovremmo rispettarli per farli tornare. Ma non ne riconosciamo a sufficienza il valore e vanno a fare più grandi altre civiltà. Da noi non c’è lo spazio, né le condizioni e neppure l’orgoglio di ammetterne la superiorità. È il nostro limite. Non accettiamo le eccellenze, in modo da livellare i valori verso il basso. Il fatto è che non siamo tutti uguali. Non capiamo che proprio chi emerge può trascinare gli altri più in alto. Oggi sotto quell’immagine di copertina dovremmo sottoscrivere Siamo tutti Anna Grassellino, una di noi.

“La gente è stanca di questa situazione e non ne può più. Pazienza se qualcuno muore”. Poi si scusa e si dimette
È il parere del presidente di Confindustria di Macerata. C’è chi definisce la frase infelice, mentre per altri è un insulto alla memoria delle 60mila vittime del Covid, che denota cinismo e soprattutto stupidità. Ecco la classe dirigente che abbiamo creato. Chi è abituato a vedere sempre il lato positivo anche in tragedie come questa, ritiene che, invece, il periodo di grande difficoltà che stiamo vivendo tempri i giovani, non più abituati ai problemi che si incontrano nella vita. L’epidemia potrà far capire che non sempre è spensierata. Talvolta qualcuno si ammala e capita pure di morire.

Non è possibile che sia accaduto nella civile Torino. C’è stato un errore, è successo certamente in Oriente o in Africa
È orgoglioso del figlio che riscatterà la semplicità in cui è sempre vissuta la famiglia. Ha fatto sacrifici perché studiasse. Si è laureato in medicina ed è diventato un celebre chirurgo. A 40 anni non gli manca niente, tranne una moglie. È ora di sposarsi. Ma il medico non ne vuole sapere. Eppure è anche un bell’uomo. Un giorno, però, il padre scopre che il figlio è gay. Non può essere il suo, quello che è il suo orgoglio. Che vergogna! Cosa dirà la gente? Questi afro-orientali non sono tolleranti come noi italiani. Assoldano qualcuno perché gli rompa le dita. Così non potrà più operare.

Finalmente un presidente di regione che pensa alla salute dei cittadini anziché alla propria popolarità e ai voti
Non è vero che tutti i politici sono inaffidabili e prendono il giro gli elettori. Ce n’è ancora qualcuno affidabile. Tanto di cappello a Luca Zaia, uno dei pochi laureati il solo governatore ad avere anticipato e forse sollecitato le restrizioni di Conte. Voleva addirittura inasprirle. Prima di qualsiasi altra cosa viene la salute. Per lavorare e fare politica è meglio essere sani. Ecco perché i veneti lo hanno rieletto col 75% dei voti e lo vorrebbero vedere sempre più in alto. Siamo in tanti a essere orgogliosi di lui. Sono questi gli uomini che possono far ripartire l’Italia. Basta con mediocri e ciarlatani.

Non è colpa di questo governo. È una debolezza italiana lasciarsi prevaricare da paesi stranieri, persino dalla Libia
I pescatori di Mazara del Vallo sequestrati e rinchiusi in prigione come criminali e anche malmenati. I nostri ministri degli Esteri si recano continuamente a Tripoli per cercare di sedare la guerra civile o per acquistare petrolio. Ma non riescono a farci rispettare. È sempre stato così, ovunque. Terroristi rossi e neri sono ancora liberi, in giro per il mondo, in paesi sordi alle nostre richieste. Neppure l’amica Germania ci rispetta. I dirigenti della Thyssenkrupp condannati a 5 anni di reclusione per il rogo di Torino – morirono 7 giovani operai – non sono mai stati estradati e vivono in libertà.