Napoli, Riccardo Muti torna al San Carlo per inaugurare (domenica 25) la stagione lirica

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in foto Riccardo Muti

Straordinaria inaugurazione della Stagione d’Opera e Danza al Teatro di San Carlo di Napoli con un atteso ritorno, quello di Riccardo Muti. Domenica 25 novembre, alle ore 19.00 – con quattro successive repliche, fino al 2 dicembre – si leverà il sipario su ‘Così Fan Tutte’, dramma giocoso di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Lorenzo Da Ponte. Direttore d’eccezione Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra e del Coro del San Carlo che torna dopo ben trentaquattro anni, ovvero dal lontano dicembre 1984 che vide il celebre Maestro nella direzione del ‘Macbeth’ di Verdi per la regia di Sandro Sequi, le scene e i costumi di Giacomo Manzù. Il nuovo allestimento del Teatro di San Carlo – per la regia di Chiara Muti è coprodotto con la Wiener Staatsoper, che ospiterà il capolavoro mozartiano nel 2020. Leila Fteita firma le scene, mentre Alessandro Lai i costumi. Un cast d’eccezione sarà impegnato in questo atteso Così Fan tutte: Fiordiligi avrà la voce di Maria Bengtsson, Dorabella di Paola Gardina. Alessio Arduini sarà Guglielmo, mentre Pavel Kolgatin Ferrando. Despina sarà interpretata da Emmanuelle de Negri, Don Alfonso da Marco Filippo Romano. ‘Così Fan Tutte’ è un gioco d’amore, articolato in un geometrico intreccio che coinvolge i quattro protagonisti. L’amore al femminile contrasta con la visione al maschile, in un vortice che travolge le due coppie. ”In quest’Opera – spiega Chiara Muti – l’illusione è più reale della realtà stessa e la scena immaginata è come una Lanterna Magica, fatta di specchi che riflettono ciò che siamo nell’immaginario di chi ci sta intorno… È uno spazio della mente nel quale Aria e Acqua si riflettono in segno di eterno movimento: metafora dei nostri umori, incostanti come gli elementi che ci governano. Le dodici figure che in scena interagiscono con i protagonisti – prosegue la regista – sono lo specchio delle emozioni passate e future… Spettatori e attori al tempo stesso, fantasmi accondiscendenti degli Amanti che Furono e che saranno. Così Fan Tutte è un’opera metafisica! Una riflessione profonda sull’essenza del nostro essere: Noi siamo attraverso lo sguardo degli altri”.