Scienza, da geni e campioni di tessuto clonati due furetti in via d’estinzione

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Foto di AiArtista da Pixabay

Si chiamano Noreen e Antonia, sono nate lo scorso maggio e sono tra i primi figli clonati di una specie di furetti autoctona in via di estinzione nel Nord America. L’USFWS ha annunciato che altri due furetti dai piedi neri sono stati clonati con successo nel tentativo di salvare questa specie in pericolo d’estinzione. Entrambi i furetti sono stati clonati utilizzando campioni di tessuto raccolti nel 1988 da una femmina di furetto di nome Willa. “La nascita nel 2020 di un furetto dai piedi neri, utilizzando lo stesso materiale genetico che ha prodotto Noreen e Antonia, ha rappresentato la prima clonazione di una specie autoctona in via di estinzione”, ha dichiarato l’USFWS. La clonazione del furetto dai piedi neri rappresenta una pietra miliare significativa nella lotta continua per salvare questa specie gravemente minacciata. Secondo l’USFWS, il furetto dai piedi neri, noto per i segni neri sulla coda, sulle zampe e sugli occhi, e’ stato classificato in pericolo di estinzione fin dagli anni Sessanta. L’espansione agricola, il cane della prateria e altri fattori hanno portato a un forte declino della popolazione del furetto, che nel 1800 era compresa tra 500.000 e 1 milione. La specie e’ stata data per estinta nel 1979, quando l’ultimo furetto dai piedi neri e’ morto in cattività. Ma, una piccola popolazione di furetti e’ stata scoperta nel 1981 da un allevatore del Wyoming. Gli ambientalisti catturarono rapidamente i furetti selvatici e lanciarono il Programma di recupero del furetto dalle zampe nere, allevando il raro mammifero in cattività per aumentarne la popolazione. Willa era uno dei pochi furetti catturati inizialmente. Purtroppo, la femmina di furetto non aveva discendenti in vita. Ma, gli scienziati hanno raccolto i suoi geni e campioni di tessuto, congelando le preziose cellule presso il Frozen Zoo di San Diego, in California. Secondo il sito web dello zoo, la criobanca ospita piu’ di 10.000 “colture cellulari vive, ovociti, spermatozoi ed embrioni” di quasi 1.000 specie. Elizabeth Ann, una femmina di furetto nata nel 2020, e’ stata il primo clone a utilizzare i geni di Willa. Ma Elizabeth Ann, che vive al National Black-footed Ferret Conservation Center nel Colorado settentrionale, non ha avuto discendenti. Gli operatori che hanno lavorato con Elizabeth Ann hanno detto che la femmina di furetto non era interessata a nessun potenziale compagno. “Non le piacevano i maschi e non li lasciava nemmeno entrare nel suo tunnel”, ha raccontato Ben Novak, scienziato capo dell’associazione no-profit Revive & Restore. “Ha morso uno di loro sul naso”, ha aggiunto Novak.