Strage di Pasqua 185 morti in Sri Lanka

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Roma, 21 apr. (AdnKronos) – Pasqua di sangue in Sri Lanka. Una serie di esplosioni in chiese e hotel hanno provocato 185 morti (). Tra le vittime ci sono 35 stranieri , provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Olanda. I feriti sono 500.

Una delle chiese colpite dall’esplosione è Sant’Antonio a Colombo. Le altre due sono San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Secondo il bilancio fornito da News 1st, a Batticaloa si contano 27 vittime, a Negombo 74, mentre 101 negli attacchi avvenuti alla chiesa e ai tre hotel a 5 stelle – Cinnamon Grand, Kingsbury e Shangri-La – situati nel cuore di Colombo dove soggiornavano molti stranieri. Dopo sei esplosioni più o meno simultanee, che hanno preso di mira tre chiese e tre hotel, a distanza di circa 4 ore due nuove esplosioni si sono verificate nei sobborghi di Dehiwala, molto probabilmente sempre in un albergo, e di Dematagoda. “L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per effettuare verifiche su attacchi in Sri Lanka”, riferiscono fonti della Farnesina. Per segnalazioni: +390636225.

La sicurezza nella capitale e nell’aeroporto, intanto, è stata intensificata. Al momento non è arrivata alcuna rivendicazione, hanno riferito le autorità, mentre la polizia ha esortato la popolazione a restare in casa e a stare calma. Il Governo dello Sri Lanka ha convocato una riunione di emergenza, che è stata presieduta dal premier Ranil Wickremesing. Il presidente Maithripala Sirisena ha detto che le forze armate e la polizia hanno avviato delle indagini per accertare le responsabilità degli attacchi. “Stiamo cercando di individuare chi è all’origine di questi attacchi”, ha detto Sirisena chiedendo alla popolazione di mantenere la calma.

Come riferito dall’arcivescono di Colombo, monsignor Malcolm Cardinal Ranjith, sono state annullate tutte le messe di Pasqua nel distretto della capitale.

L’allerta di 10 giorni fa – Dieci giorni fa, il capo della polizia dello Sri Lanka aveva diramato un’allerta nazionale su possibili attacchi suicidi contro “importanti chiese”. Lo riferiscono i media, secondo cui nell’avviso diramato l’11 aprile scorso si legge che “un’agenzia di intelligence straniera ha riferito che l’Ntj (National Thowheeth Jama’ath) sta pianificando attacchi suicidi contro importanti chiese e contro la sede dell’Alto commissario indiano a Colombo”. L’Ntj è un gruppo musulmano salito agli onori della cronaca lo scorso anno per aver vandalizzato statue buddiste.

“Siamo sconvolti dalla notizia degli attacchi ai cristiani nello Sri Lanka”, scrive su Twitter il portavoce del cancelliere tedesco, Angela Merkel. “Li piangiamo e preghiamo per i feriti e per i loro familiari: il terrorismo, l’odio religioso e l’intolleranza non possono essere autorizzati a vincere”, ha aggiunto. Il ministero degli Esteri tedesco ha in corso delle verifiche per determinare se ci sono cittadini tedeschi vittime delle esplosioni. “Gli atti di violenza contro le chiese e gli hotel nello Sri Lanka sono veramente terribili e la mia più profonda solidarietà va a tutti quelli che sono stati coinvolti in questo momento tragico”, è il post della premier britannica Theresa May. A condannare i “terribili attentati” anche il premier spagnolo Pedro Sánchez.

“La preghiera, mia, del governo e di tutti gli Italiani, per i morti innocenti massacrati dai terroristi in SriLanka”. Così il vicepremier, Matteo Salvini.