Tutto fermo fino a dicembre: Tar, ultima parola su Villari

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A dicembre Riccardo Villari potrebbe essere il nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Napoli. Per fine anno, infatti, il Tar entrerà nel merito delle vicenda emettendo la sentenza A dicembre Riccardo Villari potrebbe essere il nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Napoli. Per fine anno, infatti, il Tar entrerà nel merito delle vicenda emettendo la sentenza definitiva sul caso che vede coinvolto il senatore di Forza Italia. A quel punto, stando a quanto è possibile apprendere da fonti governative, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, opterebbe per la nomina del parlamentare partenopeo anziché trascinare ancora per le lunghe la vicenda. Il diretto interessato, interpellato sull’argomento dal Denaro, si limita a dire che “in questo momento è meglio lasciare campo libero alla giustizia piuttosto che alle ipotesi e alle previsioni, del resto non sarebbe elegante da parte mia entrare nelle questioni relative alla gestione del porto di Napoli visto che c’è un procedimento in corso innanzi ad un tribunale amministrativo”. Villari ha già ottenuto un’ordinanza favorevole da parte del Tar e il giudizio di merito nasce dall’opposizione presentata dal ministero al Consiglio di Stato, che ha chiesto allo stesso Tar, l’organo di primo grado, di dare una valutazione definitiva. Il “caso Villari” è scoppiato a seguito dell’eliminazione del nome del senatore napoletano dal gruppo di candidati alla presidenza dell’Autorità Portuale. Essendo medico e non avendo una formazione specifica in materie portuali, secondo la valutazione originaria fatta dal ministero, Villari non sarebbe in possesso del curriculum necessario. I giudici amministrativi, però, accolgono il successivo ricorso riconoscendo che nessuna competenza specifica è richiesta per ricoprire il ruolo di vertice dell’Authority portuale. In realtà, stando a quanto riferiscono diversi parlamentari che questa storia la vivono in prima persona da mesi, a suo tempo la nomina di Villari passa prima sia l’esame del ministro Lupi che quello della competente commissione del Senato, salvo poi fermarsi alla Camera dei Deputati dove alcuni esponenti del Pd si mettono di traverso. Il Porto di Napoli, intanto, continua a far registrare dati negativi e gli armatori, l’ultimo in ordine di tempo è Stefano Messina della omonima compagnia mercantile genovese, scappano. Dicembre, nei fatti, è l’ultima spiaggia per uno scalo che da principe del Mediterraneo rischia di diventare un malato senza cura.