‘A figlia d’o Marenaro: Resistiamo per i nostri 60 collaboratori e le loro famiglie. Aperti a pranzo tutti i giorni

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Resilienza è il termine giusto per descrivere l’indole dei napoletani. Ed è anche la risposta all’ultimo Dpcm sui ristoranti da parte de ‘A figlia d”o Marenaro, lo storico ristorante di via Foria. “Resistiamo per i nostri 60 dipendenti e le loro famiglie”, ha detto l’imprenditrice napoletana Assunta Pacifico annunciando che il locale resterà aperto a pranzo per tutti i giorni della settimana e festivi. Per cena, invece, servizio d’asporto attivo fino alle ore 22,30, mentre per chi non potesse raggiungere il locale, c’è la consegna a domicilio con Glovo (menù digitale: bit.ly/afigliadomarenaro). In base alle ultime ordinanze, fa sapere la gestione, si cambia anche l’assetto in sala e si rispetta la norma che prevede i tavoli occupati da un massimo di quattro persone.
Dall’astice blu alla zuppa di cozze, passando per la pizza – anche di mare – si potrà continuare a godere dell’arte culinaria de ‘A figlia d’o Marenaro e degli abbinamenti consigliati. “La sicurezza prima di tutto, siamo stati tra i primi a dirlo. Abbiamo investito, come altri, per adottare le norme di sicurezza da loro studiate – continua la Pacifico -, per farci essere un luogo sicuro. E lo siamo: qui, è certo che si rispettano le distanze, l’igiene si rispettava già da prima e la cucina è sempre fornita di ottima materia prima. Ora, se vogliamo davvero rialzare la testa, dobbiamo iniziare a garantire la tenuta psicologica delle persone. Rassicurarle, far capire che andare al ristorante è più sicuro di altri luoghi”.
‘A figlia d”o Marenaro non è solo un ristorante, ma è uno dei luoghi di cultura enogastronomica che divulga nel mondo la tradizione partenopea. “Il nostro ristorante è famoso per la convivialità, per divulgare attraverso i piatti ma anche la mia voce – racconta l’imprenditrice partenopea – la storia di Napoli e del Sud, avendo come punto di forza la trasmissione dell’identità partenopea”. Soprannominata la “regina dei crostacei”, dopo aver collezionato diversi riconoscimenti, la Pacifico sottolinea: “Voglio ricordare che siamo il motore trainante di pescatori, agricoltori, casari, produttori di vino, oltre che di ben 60 famiglie. La catena è più lunga di quella che si può immaginare: abbiamo tutti bisogno di speranza, di fiducia, di sostegno, e di poter guardare negli occhi altre persone. E, guardandole, di credere che davvero ne usciremo vincitori”.