A Sanremo vincono i Maneskin con “Zitti e buoni”. Piace agli italiani perché è il programma di Draghi

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Sembra che quello di quest’anno sia stato il festival meno apprezzato. Canzoni terribili, cantanti sconosciuti, vecchie cariatidi. Lo attesta lo share. Se hanno proposto a Amadeus di gestirlo anche nel 2022 è perché convinti che non sarà possibile fare peggio. Un successo assicurato. Hanno vinto i più scaltri. I Maneskin, notando che la raccomandazione di Draghi ai politici ha riscosso enorme successo, ci hanno battezzato la loro nuova canzone, convinti che, se non la più bella, era certamente la più giusta. Ascoltatori e giuria l’avrebbero gradita perché così bisogna cantarle agli italiani.

Nella giornata mondiale della donna, in una società maschilista, anziché trovare soluzioni, ci si lecca ancora le ferite
Giornali e TG di tutto il mondo hanno osannato il loro valore e messo in luce quelle che occupano posti di primo piano. Auguri e piagnistei, come se a penalizzarle fosse un complotto cosmico e non gli uomini che, poi, le amano e talvolta le uccidono, quando si sentono superati. Nessuno osa azzardare un suggerimento o una soluzione. Certo le cause sono tante. Ma la principale è che a mettere al mondo i figli è lei, qualsiasi attività svolga. Sono rari i paesi che proteggono questo insostituibile ruolo e pure poche le donne al vertice che ricordano di essere state un tempo donne anche loro.

Aspettava dalla società auguri, fiori e champagne perché incinta. Invece oggi reclamano un risarcimento per danni
È accaduto a Pordenone. Due anni fa, quando Laura comunicò la gioiosa notizia fu subito espulsa senza stipendio. Ora la squadra di Volley, che milita in serie B, le chiede i danni per avere compromesso con la sua uscita l’esito del torneo. Secondo la perfida accusa, alla firma del contratto, la pallavolista avrebbe dovuto dichiarare di avere l’intenzione di diventare mamma. Avrebbero previsto,così, l’ingaggio di un’altra atleta. Senza di lei la squadra è andata in dissesto. Questa miserabile pretesa è stata avanzata proprio nella giornata mondiale della donna. Siamo tornati nel medioevo.

Quando dubito se la monarchia sia ancora attuale e si possa regnare a 94 anni, Elisabetta si affretta a smentirmi
Senza tanta esperienza e tutta la sua saggezza non si può rispondere con un affettuoso commento alla provocazione e alle accuse di razzismo di Megan. “Poveri ragazzi, li abbiamo fatti soffrire”. Anzi, comincio a convincermi che proprio a quell’età si dovrebbe cominciare a salire sul trono. Da repubblicano debbo riconoscere che né un politico navigato né, tanto meno, un giovane sovrano avrebbero saputo spegnere come ha fatto la regina le polemiche sui media e calmare l’opinione pubblica, che li voleva in esilio e sul lastrico,. È grazie a lei se in Inghilterra la monarchia è arrivata fino a oggi.

Forza Italia sostiene Draghi perché il capo credeva che avesse un piano vaginale non il solito piano vaccinale di Conte
Mezza Italia sconvolta per la scappatella di Montalbano. Chi l’avrebbe mai detto così innamorato della fidanzata. Come mai Camilleri gliel’ha consentito? La gente si è scandalizzata. Eppure negli ultimi tempi ne abbiamo viste di cotte e di crude in politica e dintorni. Credevamo il commissario un uomo puro, magari un po’ ingenuo come il fratello, convinto di sconvolgere il mondo con dimissioni da galantuomo in un ambiente inquinato. Dall’esilio di Parigi arriva Enrico Letta, che si crede l’uomo della provvidenza. All’altro, Gianni, non lo fregherebbero con la vecchia garanzia di stare sereno.

Un tempo si diceva che dietro il successo di un grande uomo c’era sempre il contributo di una grande donna
Quando studiavo a Londra circolava questo aneddoto che mi piaceva tanto. Mentre le autorità si intrattenevano con Churchill, un uomo piuttosto umile parlava con la moglie, che sembrava compiaciuta dell’incontro. La conversazione si protrasse per alcuni minuti in modo familiare. Rincasando il Premier le chiese come mai si fosse attardata così a lungo con un estraneo. “È uno spazzino che tanti anni fa era innamorato di me”.” Quindi, se lo avessi sposato, oggi saresti la moglie di uno spazzino”. “No, tesoro – rispose stupita la moglie – se lo avessi sposato, oggi sarebbe il primo ministro”.

Finalmente alla guida della sinistra un politico che non ha origini comuniste, ma cattoliche. Che sia la formula giusta?
Sapeva che prima o poi avrebbero avuto bisogno di lui. Se ne andò sbattendo la porta, perché era stato tradito. Però, sicuro di tornare. Erano sette anni che aspettava di essere richiamato. Ogni volta che squillava il telefono sperava che fosse il partito. I renziani, che non sono proprio di sinistra, cercando di danneggiare ulteriormente il PD, gli hanno fatto un favore. È destino dei cospiratori. Ogni iniziativa gli si ritorce contro. Chissà che non sia la volta buona. Certo, peggio non è possibile. Gli conveniva lasciare Zingaretti, che in due anni non ha acquistato un voto. Magari ora il PD risalirà.